Pineto. Conferenza stampa al veleno quella di questa mattina nel teatro polifunzionale di Pineto, dove l’ormai ex sindaco Luciano Monticelli e i suoi assessori, dopo giorni di silenzio, hanno detto la loro in merito alle motivazioni che hanno portato la giunta a cadere.
Al centro delle polemiche, come c’era da aspettarsi, Filippo D’Agostino, colpevole di aver tradito gli amministratori, ma soprattutto la cittadinanza. Monticelli e i suoi lo hanno infatti definito alla stregua di un “burattino” necessario per il compimento di una “trama ordita a livello regionale contro Luciano Monticelli, la cui ascesa al di fuori delle mura di Palazzo di Città probabilmente spaventava qualcuno”.
A convincere l’ex maggioranza di questa tesi sarebbe stata soprattutto una frase pronunciata da una consigliera di opposizione che, parlando dell’ex primo cittadino, avrebbe ammesso che “un sindaco cadente è un sindaco perdente”, quasi a voler far trapelare, secondo l’ottica degli ex assessori pinetesi, la volontà di screditare con questo gesto l’immagine di Monticelli proprio ora che per lui si apre la corsa alle elezioni regionali.
“Non rintracciamo per il resto nessun’altra motivazione plausibile – ha aggiunto durante l’incontro il capogruppo del Pd Enzo Nardi –, perché agli atti non risulta ad oggi nessun tipo di disaccordo da parte di D’Agostino, né di tipo politico né di tipo personale. Siamo all’oscuro del perché questa giunta sia realmente caduta e come noi lo sono i pinetesi. Sono fortemente convinto che non si tratti di ragioni politiche se non le sue ambizioni velleitarie di candidarsi a futuro sindaco di questa città”.
Assessori ed ex sindaco si dichiarano fortemente amareggiati di fronte all’ennesimo episodio di “cattiva politica”. “Una politica – ha sottolineato Alberto Dell’Orletta – che non fa gli interessi dei cittadini, ma mette a punto soltanto strategie a fini carrieristici personale. Questa è l’unica vera motivazione alla base di tutto e ce ne dispiaciamo perché a rimetterci è soltanto il nostro territorio”.
Rigettate, infine, le accuse che vogliono il bilancio del Comune pinetese tutt’altro che sano, visto che, come precisa un amareggiato Nardi, “in nove anni e mezzo Filippo D’Agostino non ha mai guardato un bilancio comunale”. Gli fa eco l’ex assessore al Personale Giuseppe Cantoro, che ha accusato il collega di non essere mai stato intenzionato a fare gioco di squadra, quando in più di un’occasione la restante parte della giunta avrebbe fatto scudo in suo favore di fronte a scelte ora definite “scellerate”. Il riferimento è al fondo di riserva comunale, toccato dall’amministrazione Monticelli per finanziare, con 35mila euro, eventi come il campionato di fisarmonica. “Forse – ha denunciato Cantoro – D’Agostino ha dimenticato episodi come questo? Lo abbiamo salvato e in più di un’occasione, nonostante non sia nuovo a giochetti di questo tipo. E invece D’Agostino ora ci ha dato le spalle. Queste cose i cittadini le devono sapere”.