Non basta tagliare il nastro: il caso del mini-ospedale di Sant’Egidio alla Vibrata

uccp_s.egidioSant’Egidio alla Vibrata. Una lettera aperta per ricordare a tutti quello che è il percorso della nuova Unità complessa di cure primarie, il cosiddetto mini-ospedale, inaugurato qualche mese fa a Sant’Egidio.

Le riflessioni sul tema le ha scritte Mahmoud Tosson, segretario cittadino del Pd, che invita tutti a far seguire alle celebrazioni in pompa magna, anche i fatti.

 

La lettera

“Abbiamo assistito due mesi fa all’inaugurazione a S. Egidio della nuova  UNITA’ COMPLESSA di CURE PRIMARIE , con il taglio del nastro da parte del governatore Chiodi, del direttore generale Varassi e del sindaco Angelini in un clima euforico con il centro-destra al gran completo (assessori e consiglieri regionali, provinciali oltre a diversi sindaci e consiglieri della Val Vibrata).La scenografia era “perfetta” con tanto di schermo gigante, televisione, presentatore, collegamenti diretti e la non mancabile presenza di “ragazze immagine” intorno al palco evento ( la classica visione del ruolo della Donna come contorno estetico).Ricordiamo bene le parole spese, le promesse fatte, l’intervento colorito del direttore sanitario Antelli con tanto di fischietto e palloncini, uffici e macchinari nuovi, l’ottimo buffet offerto (da chi e con quali soldi?).Dopodiché il silenzio…. Mancanza di personale, stanze vuote, macchinari mancanti visto che il giorno dopo l’inaugurazione (segnalato dai cittadini), hanno ricaricato le attrezzature, come l’ecografo, portato lì all’occorrenza. Vi chiediamo responsabilmente di rendere funzionale la struttura, perché inaugurare l’ U.C.C.P senza l’operatività del giorno dopo (o i giorni dopo) è una presa in giro per i cittadini già stanchi, delusi e mortificati.Confidiamo nella vostra attenzione verso questa situazione dimenticata., convinti che quando si taglia un nastro ci deve essere qualcosa dietro!

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