“La svolta sulla partecipazione – dichiarano il sindaco Francesco Mastromauro e l’assessore al decentramento Archimede Forcellese – è stata voluta dalla nostra maggioranza, che l’aveva inclusa nel programma “Giulianova 2020”, per stravolgere i vecchi schemi che regolano la vita politico-amministrativa, ormai affetti da una obsolescenza irreversibile. Infatti, già nel novembre 2009, quando Demos neppure esisteva, il Consiglio Comunale approvò il regolamento sui Comitati di Quartiere. Siamo noi, dunque, la controparte a cui devono riferirsi coloro che, palesemente spiazzati dall’interesse che sta accompagnando i primi passi degli organismi di quartiere, hanno iniziato una specie di tiro al piccione nei confronti di Demos che ha, come unica “colpa”, quella di aver affiancato l’amministrazione comunale e la cittadinanza verso il cammino della partecipazione. Ben lungi da voler fare la difesa d’ufficio, ci preme sottolineare che la presunta “invadenza” di Demos nel funzionamento degli organi di quartiere, leggendo i verbali che vengono via via pubblicati sul sito istituzionale del Comune, non risulta da nessuna parte. Anzi, semmai, risulta il contrario: laddove tale Associazione è intervenuta con varie funzioni durante lo svolgimento di assemblee e riunioni di comitato, questo è stato espressamente richiesto dal Presidente di Quartiere o dall’intero Comitato con una deliberazione. L’invadenza, pertanto, è nella mente di qualche politico in cerca di visibilità che vede in Demos l’origine dei mali più recenti di questa città, o in qualche partito che, in vista delle prossime elezioni, teme di vedere ridotti o annullati i propri consensi”.
“Detto questo – concludono sindaco e assessore – come non prendere atto di una neonata unità di intenti, che va dal Il Cittadino Governante al Movimento Cinque Stelle, passando per Progresso Giuliese e Forza Italia, tesa a screditare e a paralizzare le attività degli organismi di quartiere con il fine ultimo di attaccare e infangare l’amministrazione comunale che ha voluto questo profondo rinnovamento della politica locale?”