Amedeo Marcattili, segretario provinciale della FP Cgil Teramo, non usa mezzi termini e mette nero su bianco solo alcune delle “brutture”, come le definisce lo stesso, contenute nel nuovo atto aziendale della Asl di Teramo.
Anzitutto la neonatologia di Teramo. “”E’ una sciocchezza” dice “perché ovunque c’è un punto nascita (quindi anche a Sant’Omero e Atri) non può non esserci la neonatologia di 1 livello. Da ciò si evince che a Teramo, se si vuole dare più rilievo, può essere prevista una Unità Operativa Semplice nell’ambito della Unità Operativa Complessa di pediatria di quel presidio, non una Unità Operativa Semplice a valenza dipartimentale, in quanto essa non può certo assicurare l’assistenza di 1 livello ai neonati si Sant’Omero e Atri”.
Ancora, il Centro di Auxologia e nutrizione pediatrica di Atri. “Istituito con Legge Regionale n° 6/98, è stato riconosciuto come centro di riferimento regionale” spiega Marcattili. “E’ uno dei 4 centri pediatrici autorizzato dalla regione per la prescrizione dell’ormone della crescita, l’unico dalla ASL di Teramo. E’ l’unico nella nostra regione in grado di curare pazienti di età inferiore ai 16 anni affetti da anoressia nervosa e da altri gravi disturbi dell’alimentazione (obesità grave, bulimia nervosa ecc.). Per tali patologie, che sono in costante crescita, le famiglie abruzzesi ancora oggi sono costrette a rivolgersi fuori regione, visto che il centro di Atri non è mai stato dotato di risorse adeguate. Con questo atto aziendale il centro invece di essere potenziato viene soppresso. Come pensa la Asl e la Regione di gestire i disturbi del comportamento alimentare dei pazienti fino a 16 anni?”
Infine, l’Unità Operativa Semplice di neuropsichiatria infantile. “In questo settore, nel quale c’è una crescente e sempre più complessa domanda di servizi, viene prevista solo una UOS per un servizio che deve rispondere e tutto il territorio provinciale, pertanto si dovrebbe prevedere la costituzione di una rete aziendale in grado di collegare funzionalmente varie strutture e diverse professionalità. Sulla base di tale complessità, bisogna prevedere una UOC di neuropsichiatria infantile, come del resto è presente in tutte le altre Asl abruzzesi”.
Insomma, troppe sarebbero le osservazioni, ma Marcattili assicura: “Metteremo nero su bianco periodicamente le brutture che secondo noi si dovrebbero cambiare, essendo consapevoli che solo una forte pressione di cittadini, lavoratori e pazienti della nostra Asl potrà far cambiare idea a chi è riuscito a partorire questo obbrobrio che metterebbe in ginocchio la sanità della nostra provincia”.