Atri. Il magazzino comunale rifornito dalla ditta famigliare dell’assessore al ramo. O, ancora, la direzione dei lavori del rifacimento del manto di Piazza Duomo affidata al fratello dell’assessore.
Dopo lo spunto lanciato dal segretario comunale de La Destra, Roberto Marchione, e l’interrogazione presentata dall’opposizione, anche Marco Palermo, segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista punta il dito contro quella che viene definita la “gestione clientelare” della cosa pubblica da parte del rieletto sindaco di Atri, Gabriele Astolfi.
Notizie che, dice Palermo, “disgustano ma non stupiscono, perché le giunte targate Astolfi ci hanno abituati a comportamenti simili. Ci disgusta perché questi comportamenti, che ai nostri occhi appaiono spudoratamente clientelari, umiliano ulteriormente coloro che, nella difficoltà e, a volte, nel dramma della crisi, non possono e non vogliono godere di certe scorciatoie che, tra l’altro, acuiscono l’immobilità del mercato. Non è per noi così balzana l’idea che, in questi stessi meccanismi, possa essere ricercato ‘il segreto’ del loro recente successo elettorale. A tutti i cittadini di Atri chiediamo di non piegarsi a queste logiche, ma di pretendere sempre maggior trasparenza e correttezza istituzionale”.