“Ho spiegato” dice Ruffini “ che è impensabile gestire realizzazioni in ambito informatico a valere su fondi regionali, nazionali ed europei per un valore complessivo di circa 100 milioni senza il personale tecnico adeguato. Non si comprende perché la Regione non autorizza l’Arit ad assumere personale vincitore di regolare concorso dal lontano 2008. Di questo passo l’Arit si svuoterà anche delle funzionalità di organi quali il Crit (Comitato Regionale per l’Informatica e la Telematica)che non troverà più interlocutori per la definizione delle politiche sull’informatica.” La risposta dell’assessore Carpineta è stata confezionata per non rispondere alla domanda che avevo posto. L’esponente della giunta ha infatti replicato che il concorso del 2008 fu bandito senza la necessaria copertura finanziaria e che la Regione per cautelarsi ha chiesto un parere alla Corte dei Conti, che nessuno sa quando arriverà.“A noi risulta invece che ci sono tutti i pareri favorevoli dei Dirigenti dei settori Personale, Informatica e soprattutto del Bilancio. Quello che manca è l’autorizzazione da parte delle giunta regionale” aggiunge Ruffini “senza questo lascia passare l’Arit rischia di chiudere i battenti molto presto e per lo più sommersa da debiti e contenziosi che pagherà la Regione Abruzzo e tutti i cittadini. Non solo si determinerà il blocco dei servizi regionali ma vi saranno possibili danni erariali provocati dalla revoca dei finanziamenti nazionali e comunitari, per circa 30 milioni di euro.”Ma la cosa più grave è che i vincitori dei concorsi Arit a tempo indeterminato hanno già presentato ricorso contro la Regione Abruzzo ed il Giudice del Lavoro del Tribunale di Teramo sta condannando la Regione Abruzzo a risarcire di ben 20 mensilità ogni dipendente che doveva essere assunto a tempo indeterminato. Parliamo di un risarcimento di oltre mezzo milione di euro.“Tutto questo ci sembra un film già visto con la RIA (Retribuzione individuale di Anzianità) “ conclude Ruffini “ la disastrosa politica sul personale del duo Chiodi – Carpineta ha prodotto solo lo sfascio della macchina regionale ed un mega contenzioso senza confini.”