Giulianova. Il Pd difende Mastromauro dalle accuse di Progresso Giuliese: “mentre il aindaco rappresentava “la situazione in cui si trovano le famiglie giuliesi: senza lavoro, senza stipendio, impossibilitate spesso a pagare le bollette e a far fronte alle prime necessità”, Progresso Giuliese, invece di solidarizzare e proporsi per trovare unitariamente soluzioni per alleviare almeno in parte questo dramma, ancora una volta trova l’occasione per lanciarsi in accuse demagogiche, inutili e piene di inesattezze. Ma, come è noto, Il coccodrillo, “piange” quando ha la pancia piena”.
E sull’ipotesi di una candidatura di Mastromauro e le eventuali dimissioni a dicembre ipotizzate dai tre consiglieri (Ciafardoni, Francioni e Maddaloni), il Pd replica: “vorremmo capire una strana legge della Regione Abruzzo consente a consiglieri comunali, assessori regionali ed altro, di potersi legittimamente candidare alle elezioni politiche e non solo, prendere un pugno di voti, comunque portare acqua al mulino del proprio partito e in fine tornare come se nulla fosse nei banchi consiliari. Diversamente, sempre quella strana legge della Regione Abruzzo, non lo consente ai sindaci. I quali, se vogliono candidarsi, quella strana legge costringe a doversi dimettere. Tutto ciò i solerti consiglieri di Progresso Giuliese danno per scontato e non sentono nemmeno il dovere civico di dover condannare”.
In conclusione l’attacco a Laura Ciafardoni che ha firmato la nota polemica del gruppo Progresso Giuliese: “ma la consigliera ha il piede in due staffe oppure è anche in consiglio comunale la rappresentante di Scelta Civica?”