Tale possibilità consiste nel prestare servizio, non retribuito, in favore della collettività, da espletare presso il Comune. Un vantaggio per l’Ente che ha l’opportunità di aumentare il personale da affiancare al proprio, impiegandoli in lavori di manutenzione ordinaria a favore della cittadinanza e favorevole per il condannato, per mitigare le conseguenze di una pena detentiva e pecuniaria inflitta per reati cosiddetti minori, per i quali il Giudice ritiene non siano necessarie sanzioni più gravi. “L’iniziativa sottoscritta e attivata con il Tribunale di Teramo”, afferma il Sindaco Rando Angelini, “è molto importante. Attraverso la collaborazione tra Enti i soggetti condannati saranno chiamati a svolgere lavori di manutenzione del verde pubblico, spazzatura delle strade e dei marciapiedi, offrendo all’Amministrazione la possibilità di avvalersi di personale supplementare, e conseguentemente, indennizzando la comunità con la propria attività. Si tratta di una concreta opportunità di recupero attraverso lavori socialmente utili, senza alcun costo né per l’Ente né per i suoi cittadini”. “L’Amministrazione”, aggiunge l’Assessore alle Politiche Sociali Roberta Antonini, “ha posto grande attenzione al principio di una città solidale. Attivando il programma di recupero il condannato, avendo sbagliato, è sì punito e la sua sanzione si rileva utile per l’intera comunità”. Il soggetto, che eseguirà il servizio con modalità e tempi indicati dalla sentenza, sarà sottoposto a strumenti di rilevazione dell’orario di servizio, e il Comune relazionerà il Giudice competente sull’attività svolta.