“Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere all’Anas – esordisce il primo cittadino -, prima di dare inizio alle prossime lavorazioni che dovrebbero cominciare – stando a quanto dichiarato dall’Anas nel corso della riunione tenutasi in Prefettura – subito dopo Pasqua e che comporteranno l’impossibilità assoluta per il futuro di transitare sul ponte (ciò in quanto verranno demolite le spalle laterali ed eseguiti interventi che non consentiranno più il traffico veicolare), se tutte le problematiche sino ad ora insorte, note e non note (pagamenti impresa esecutrice, rinvenimenti archeologici, tubazioni metano, tubazioni acquedotto, cavi fastweb ecc.), siano state già risolte o se vi sia il rischio che tali emergenze possano produrre ulteriori e non più ammissibili ritardi. Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere all’Anas di effettuare le lavorazioni sul ponte solo dopo il completamento delle altre opere viarie insistenti in loco (viadotto in zona Monte Santo ecc.), considerato che la eventuale esecuzione di tali ultime attività, successivamente al completamento del ponte, renderebbe di fatto inservibile il nuovo tracciato. L’Anas ci deve dire – conclude il Sindaco – se intende far eseguire i lavori sul ponte senza interruzione. Non è più tollerabile quanto è accaduto in passato: il ponte è rimasto per diverso tempo chiuso, l’ultima volta la scorsa settimana, e nessuno sopra a lavorare. La nostra gente non è più disposta ad accettare supinamente le gravi ripercussioni che sono derivate e derivano dalla chiusura del ponte, che ci è stato detto rimarrà chiuso per altri 6 mesi. Questo non è un territorio di serie B. Altrove l’ANAS, mi sembra che abbia risolto con maggior zelo le problematiche verificatesi. Sei mesi, sempre che riescano a rispettare questo impegno, sono tanti ed è per questo che insistiamo con forza che il termine si riduca il più possibile. L’ANAS deve realizzare prima le altre opere e lavorare poi sul ponte in maniera continuativa. L’ANAS, dopo le nostre ultime note, non ci ha dato nessuna risposta. Per questi motivi, qualora dovesse perdurare questo “silenzio assordante”, annunciamo sin da ora una manifestazione pacifica a l’Aquila sotto la sede dell’ANAS. Saremo presenti con una delegazione del comitato cittadino qui costituitosi e chiameremo a raccolta tutte le forze che hanno a cuore gli interessi del nostro territorio. Voglio infine ringraziare S.E. il Prefetto, il Vice Prefetto e l’Assessore Provinciale Eligio Romandini per il costante interessamento”.