Teramo, riduzione indennità: il sindaco Brucchi replica al Movimento 5 Stelle

brucchi_maurizioTeramo. “Sin dal nostro insediamento abbiamo adottato misure volte al contenimento della spesa”. Non si fa attendere la replica del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che replica così alla lettera aperta del locale Movimento 5 Stelle, che aveva chiesto al primo cittadino azioni concrete a favore delle famiglie bisognose, a partire dalla riduzione delle indennità degli amministratori.

“Accolgo con favore le sollecitazioni contenute nella lettera degli esponenti del Movimento 5 Stelle” replica Brucchi “perché quello che ci viene chiesto, noi lo abbiamo già fatto da tempo. E’ fin troppo evidente che la crisi economica generale, con le sue ripercussioni sui bilanci familiari, determini una ingessatura delle capacità. E’ uno stato delle cose che testimonia direttamente le difficoltà in cui versa la stragrande maggioranza delle famiglie, costrette sempre più a privilegiare quasi esclusivamente le spese primarie. E la stessa situazione è determinata dalle difficoltà cui sono sottoposti gli enti pubblici, in primis i Comuni, con la riduzione dei finanziamenti dallo Stato e la difficoltà di ricorrere a strumenti che fino a pochi anni fa permettevano una gestione diversa dei Bilanci. Nonostante questo, il Comune di Teramo, sin dall’insediamento della Giunta Brucchi, ha adottato una serie di misure volte al contenimento della spesa. A cominciare dalle indennità degli amministratori, sensibilmente ridotte rispetto alla giunta precedente. Le stesse indennità e i gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali, hanno subito una diminuzione. E’ in corso sin dalla stesura del primo Bilancio di mandato, una capillare operazione di spending review, che, pur restringendo le possibilità operative, ha il pregio di continuare a garantire i servizi essenziali. Anche l’invito a coinvolgere in analoga scelta gli amministratori di altri enti, è già realizzato dal sottoscritto con il suggerimento rivolto alla dirigenza della Teramo Ambiente di abbassare le indennità (da questa recepita) e alla analoga richiesta avanzata alla società Ruzzo Servizi. Accolgo peraltro l’invito a farmi promotore di tale indirizzo verso altri enti e mi impegno ad adoperarmi, come d’altronde già accaduto in passato. E’ rimarchevole la sottolineatura relativa al sostegno nei confronti delle famiglie meno abbienti, ma anche in questo caso ricordo che abbiamo attivato iniziative specifiche. Cito la riduzione dell’aliquota IMU, per tutte. Ma, a tale proposito, annuncio con soddisfazione l’iniziativa dell’amministrazione comunale di costituire il Forum delle famiglie: progetto di incontro, confronto, crescita, che prenderà il via in un fine settimana del prossimo mese di maggio. Nella lettera, si parla di temi come il lavoro, il sostegno alle piccole imprese, il prestito d’onore, che non rientrano nelle specifiche competenze dei Comuni, ma per i quali con una attività amministrativa e politica che rivendichiamo, si creano prospettive di attuazione. Detto questo, ritengo doveroso puntualizzare che le sollecitazioni sono sempre accolte favorevolmente, ma è bene precisare che la generale richiesta di rivisitazione dei costi della politica contiene in sè il pericoloso germe della demagogia. Continuare ad invocare tagli, tra l’altro con proposte che andrebbero ad incidere in maniera irrisoria, significa non avere compreso appieno la gravità della situazione. I Comuni e gli enti territoriali in genere, sono stati terribilmente fiaccati dagli interventi dello Stato. Sarebbe il caso, allora, di chiedere sacrifici a quei settori della Pubblica Amministrazione che ancora non sono così direttamente colpiti dalle operazioni di spending review. E penso proprio al Parlamento Italiano, nel quale il Movimento 5 Stelle può vantare una rappresentanza che si avvicina al 30%, tanto da esserne una delle forze più importanti; è lì che i propositi e le richieste dei grillini possono trovare adeguata ragion d’essere e garantire esiti più efficaci. Mi aspetto che le istanze a noi rappresentate trovino, pertanto, più consono indirizzo”.

 

 

 

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