Pescara. Il gip riapre, dopo 17 anni, le indagini sulla scomparsa di Donatella Grosso, studentessa di Francavilla sparita da casa a luglio ’96. Sono stati i genitori ad opporsi all’archiviazione del caso.
Saranno riaperte le indagini riguardanti Donatella Grosso, la trentenne sparita dalla sua casa di Francavilla nella notte tra il 26 e il 27 luglio del 1996. Lo ha deciso il gip del tribunale di Pescara Maria Michela Di Fine che ha, dunque, accolto l’opposizione alla richiesta di archiviazione della vicenda presentata dai genitori della ragazza (assistiti dall’avvocato Giacomo Frazzitta, rifiutando la proposta del sostitituto procuratore Cristina Tedeschini e ordinando di fatto la riapertura dei fascicoli.
La studentessa di lingue, che oggi sarebbe una 47enne, sparì in circostanze misteriose che avevano portato la procura pescarese ad avviare un’inchiesta comprendente anche l’ipotesi di omicidio volontario e occultamento di cadavere all’indirizzo dell’ex fidanzato. La mancanza di prove concrete, però, ha indotto il pm a chiedere l’archiviazione. Per il giudice sulle indagini preliminare, invece, potrebbero esserci ulteriori elementi da rintracciare: pertanto le indagini restano aperte a distanza di quasi un ventennio.