“La proposta di Statuto della Consulta è un esempio di democrazia partecipata perché è frutto di dialogo e condivisione con i giovani, le parti politiche e le associazioni – afferma il vicepresidente Luigi Cardone – Il programma dell’amministrazione comunale contemplava l’istituzione di una Consulta che si è poi trasformata in un consiglio politico con poteri vincolanti. Il gruppo Tortoreto Merita, costituitosi da poco più di un anno, ha lavorato alla stesura di uno Statuto di Consulta Giovanile con determinate caratteristiche e senza facoltà limitative che possano bloccare l’operato di un organo eletto dal popolo. Il nostro progetto è stato poi esposto alla cittadinanza in un incontro pubblico partecipato sulle Politiche Giovanili a Tortoreto durante il quale il plico, consultabile sul sito www.tortoretomerita.it, è stato consegnato al sindaco. Da quel giorno i rappresentati del gruppo politico Tortoreto Merita hanno collaborato con amministratori non proprio giovani verso cui esprimo la nostra riconoscenza al fine di stendere una proposta migliore e condivisa. Speriamo che lunedì l’elaborato finale venga approvato all’unanimità anche con modifiche che non cambino lo spirito e l’anima della Consulta.”
La Consulta Giovanile Comunale è da considerarsi come libera forma associativa di partecipazione popolare all’amministrazione locale, dotata di diverse competenze e funzioni al fine di promuovere e sostenere le politiche giovanili e non solo.
“Questo organismo consultivo non potrà vincolare l’attività dell’amministrazione per non appesantire ulteriormente i tempi già lunghi necessari per le decisioni politiche – ha spiegato il portavoce Stefano Tini – Potranno presentare la richiesta di partecipazione tutti i giovani residenti nel Comune di Tortoreto che non ricoprono cariche politiche istituzionali e di partito. In seguito alla prima proposta non abbiamo espresso indicazioni specifiche per l’età. I membri del Direttivo non riceveranno remunerazione e non saranno nominati tramite sorteggio, ma eletti tra gli iscritti all’Assemblea della Consulta: si tratta dell’unica modifica rilevante rispetto allo Statuto che avevamo avanzato come gruppo civico”.