Castellalto. L’Ater Teramo non avrebbe alcuna intenzione di sostenere il progetto di realizzazione di 12 alloggi a canone sostenibili, previsti a Castellalto e già finanziati dalla Regione. La notizia non è ancora ufficiale, ma ha già scatenato l’ira del sindaco Vincenzo Di Marco.
È lo stesso primo cittadino a ricordare che il progetto ha un valore complessivo di circa 1milione e 700mila euro ed è finanziato dalla Regione per circa un milione di euro, dall’Ater che ha preso formale impegno per circa 600mila euro e dal Comune di Castellalto per circa 160mila euro.
“Cerco anche di capire quali sono i motivi che spingerebbero ad una scelta così negativa nei confronti di Castellalto. Non li trovo” commenta Di Marco. “Se per caso dovessero essere motivi politici, dico subito che li considero inconsistenti perché noi abbiamo vinto un bando e abbiamo tutto il diritto di vedere questo progetto realizzato. Dopo i primi contatti avuti con l’Amministratore Marco Pierangeli dell’Ater, manifestatisi improduttivi, ho cercato di interfacciarmi con la dirigenza provinciale e locale del centro destra che detiene il controllo dell’Ater, ma anche qui ad oggi nessun segnale. Chiedo anche alla minoranza di centro-destra di dimostrare vicinanza a Castellalto. Di farlo non a chiacchiere, ma di compiere atti concreti verso i loro superiori provinciali e in definitiva di adoperarsi per l’avvio concreto della costruzione dei 12 alloggi. Come vorrei che lottassero per l’erogazione di 3 milioni di euro per il ponte di Castelnuovo Vomano che stiamo rischiando di perdere, credo, per manifesto lassismo o incapacità della Provincia. Noi come Amministrazione Comunale, prima di rinunciare all’intervento della costruzione degli alloggi, percorreremo tutte le strade, andremo in tutte le sedi possibili e non rinunceremo a far valere il ruolo di Ente beneficiario di un contributo cosi importante di politica della casa per il nostro capoluogo e, prima ancora per tutta la nostra collettività”.
LA REPLICA DI MARCO PIERANGELI, AMMINISTRATORE ATER TERAMO.
“Le accuse del Sindaco sono strumentalI. Il Sindaco, incontrato prima della fine dell’anno, conosce i problemi che ci sono nel portare avanti quel programma. Capisco che la fine della campagna elettorale può portare a questo tipo di bassezze, ma questo é un atteggiamento politico vecchio non adatto ad uno che si propone come ‘rottamatore’ di un modello che contesta! Il pensiero di far interventi solo nei ‘comuni amici’ é un atteggiamento culturale che non si puó rimproverare allo scrivente, che in questi anni ha concretamente operato sul territorio senza far mai distinzioni dovute all’appartenenza politica. A conferma di ciò gli interventi dei piani urbani complessi programmati a Castelnuovo”.
