Tassa di soggiorno, Confartigianato: nuovo balzello per fare cassa

“Gli albergatori teramani, già in grandissima difficoltà a causa degli eventi catastrofici naturali che si sono abbattuti sulla nostra provincia tra i quali la neve ed il terremoto che hanno allontanato i turisti dal nostro territorio, devono oggi combattere anche con la concorrenza degli albergatori delle altre provincie italiane”.

Inizia cosi una nota della Confrtaigianato di Teramo sull’introduzioe, in alcuni casi già certa, della tassa di soggiorno.

 

“L’unico vantaggio che avevano era quello riguardante la mancata applicazione della tassa di soggiorno da parte dei comuni teramani motivo che ha spinto i turisti a scegliere il nostro territorio. Oggi anche questo vantaggio è svanito per colpa di alcuni comuni (Roseto, Giulianova e forse anche Alba Adriatica) che si preoccupano solo di aumentare le tasse per fare cassa in quanto i soldi non gli bastano mai in quanto, a nostro avviso, il costo della politi a e del suo governo è troppo alto e ciò causa una riduzione delle risorse inviate ai Comuni in quanto i Politici non rinunciano alle pensioni da favola che si sono assegnate, ai vitalizi ed alle migliaia di impiegati del Senato e della Camera dei Deputati.

 

L’unica vera risorsa della Regione Abruzzo e principalmente della nostra Provincia è il turismo in quanto non ne abbiamo altre degne di rilievo.

Possiamo capire il silenzio assordante della CNA per questioni legate alla politica ma non comprendiamo quello delle altre Associazioni Regionali dell’Artigianato, Commercio e Industria che subiscono passivamente. Ogni tanto qualche piccolo sussurro o lamento, senza alcun risultato, lo leggiamo da parte della Confartigianato Regionale”.

 

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