Teramo. La giunta regionale abruzzese ha
rigettato la proposta della Direzione regionale Sanità della
Regione abruzzo di procedere con la rescissione del contratto
con il direttore generale della Asl di Teramo, Giustino
Varrassi.
Confermate dunque le anticipazioni che volevano
l’esecutivo regionale adeguarsi a quanto indicato nel parere
legale dall’Avvocatura dello Stato, ovvero di non licenziare il
massimo responsabile della sanità teramana per evitare un
contenzioso inopportuno per la causa pubblica.
In sostanza, presidente della Regione e assessori non si
sono assunti la responsabilità di ‘tagliare’ il manager
nell’insussistenza di estremi giudiziari tali da poterne
giustificare un allontanamento. La riunione straordinaria della
giunta regionale è durata lo stretto necessario per mettere
nero su bianco qualche sottolineatura contraria alla decisione
che poi è scaturita, ma in sostanza la decisione alla fine è
stata presa all’unanimità dei presenti.
Come si ricorderà, la procedura era stata avviata sulla base
di una rivalutazione dell’operato del direttore, a seguito del
suo coinvolgimento in alcune inchieste giudiziarie, segnatamente
quella sull’utilizzo dell’auto di servizio, della promozione
dell’urologo Robimarga e del sequestro del laboratorio di
fecondazione assistita del Mazzini per mancanza
dell’autorizzazione regionale. Varrassi dunque prosegue nel suo
lavoro alla guida della Asl 106, fino alla fine di novembre,
scadenza naturale del suo mandato.