Elezioni Alba Adriatica: strategie, smentite e il nodo della (ri)candidatura di Giovannelli

alba_adriatica_comuneAlba Adriatica. Da un lato lo sguardo, per certi versi distaccato, alle elezioni politiche di fine febbraio.

Dall’altro l’interesse, sempre più crescente, verso le amministrative, ancora da fissare, ma che già da tempo sono all’origine di incontri, trattative e possibili scenari. Al momento, ad Alba Adriatica, un elemento appare incontrovertibile: il quadro è ancora decisamente frastagliato e di certezze ne possono essere annotate veramente poche. In queste ore, intanto, potrebbe essere sciolto un primo nodo. La ricandidatura o meno del sindaco Franchino Giovannelli. Da mesi questo interrogativo connota le strategie politiche, almeno nel centrosinistra (ma non solo). Forse ora è arrivato il momento di decidere cosa fare: scelta che potrebbe, come d’incanto, chiarire tanti aspetti e magari favorire o spacchettare possibili alleanze. Compresa la possibilità, o meno, di far svolgere le primarie. Sulla scena politica, poi, nel corso degli ultimi mesi, hanno preso forma anche movimenti ed associazioni che guardano con interesse alla scadenza elettorale. C’è chi cerca di aggregare gruppi, partiti e movimenti, anche eterogenei nella genesi, anche se l’operazione non appare semplice. La considerazione emerge dalla nota diffusa dal movimento “La città nel cuore”, accostata nei giorni scorsi ad una possibile lista alla quale sta lavorando il vice-presidente della Provincia di Teramo Renato Rasicci, referente cittadino del Pdl. Ebbene, il movimento smentisce la propria disponibilità a far parte dell’allenza. ” Più volte” si legge nella nota, ” abbiamo ribadito la volontà di essere presenti alla corsa elettorale, ma in maniera trasparenza ma senza accordi con persone e movimenti che hanno già dato (male, ndr) alla politica albense. Il nostro movimento parla chiari: nella scelta dei futuri candidati del nostro movimento, saranno preferite competenze, capacità e professionalità”. Insomma, un quadro ancora tutto da definire, nel quale oltre ai partiti classici, si profilano all’orizzonte vari movimenti, una possibile riedizione della Piazza 2 e la volontà anche del Movimento 5 Stelle di correre con una propria lista.

 

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