Marcello Sborgia si è consegnato-VIDEO ESCLUSIVA

20130121_223001Spoltore. Alle 22:20 Marcello Sborgia si è consegnato nelle mani dei Carabinieri, dopo nove ore passate asserragliato nell’agenzia di scommesse di Santa Teresa.

Un’intervento durato una decina di minuti, di cui vi mostriamo le immagini in esclusiva, effettuato con fermezza dal capitano Claudio Scarponi. Il comandante della compagnia dei Carabinieri di Pescara, che fin dalle 13:30 di oggi ha instaurato la trattativa con il 53enne direttamente dall’esterno dell’agenzia di scommesse di via mare Adriatico, con parole ancora sconosciute ma in grado di persuaderlo è riuscito a convincere Marcello Sborgia a consegnarsi nelle sue mani.

Scarponi, dopo circa 9 ore passate nella tabaccheria accanto al punto Snai, divenuta base logistica dei carabinieri, si è tolto la giacca d’ordinanza e ha infilato il giubbotto antiproiettile per affrontare l’imprenditore armato e asserragliato nei locali della sala ormai chiusa da 2 settimane. Alle sue spalle una ventina di militari, chiusi a far da scudo alla moglie di Sborgia, che fin dall’inizio è rimasta dinanzi alle due serrande calate dell’attività di proprietà del marito: protagonista indiscussa del risvolto emotivo della giornata di tensione.

Il giovane capitano dei carabinieri alle 22:15 è entrato dall’entrata posteriore dell’agenzia Pakundo Bet, evidentemente dopo aver trattato con Sborgia la resa al telefono. Dopo un paio di minuti il carabiniere è uscito nuovamente, posando sul marciapiede la pistola dell’uomo, ormai arreso. Immediato il suo ritorno all’interno dei locali, mentre una decina di automobili dei carabinieri facevano spazio ad una Peugeot bianca che si è portata fin oltre il nastro bianco e rosso steso per tenere lontana la folla di curiosi assembratasi al di là della Nazionale.

Passano altri 8 minuti scarsi: intanto alcuni agenti circondano l’edificio nell’eventualità di una fuga improvvisa, ma il disperato pare non aver alcun intenzione di fare colpi di testa. Dalla porticina sul retro esce prima Scarponi: Sborgia spegne la luce, chiude la porta e lo segue a passo lento ma serrato. Incrocia lo sguardo della moglie, mentre il carabiniere gli apre la strada verso la macchina civetta: l’imprenditore ha il volto teso, quasi si accorge di essersi scordato di coprirsi il volto. Forse è la coscienza che sente pulita a dettargli di rimanere a testa alta, per poi ripensarci all’ultimo istante e calarsi il berretto sugli occhi, mentre abbassa la testa e monta in automobile. La ‘civetta’ bianca parte sgommando verso Pescara, diretta alla caserma dei carabinieri a Rancitelli. Dietro di questa un’altra pattuglia sgommante che rompe il silenzio che la gente di Spoltore rispetta, mentre quell’imprenditore noto in paese viene portato via. Come un criminale.

ESCLUSIVA: Al telefono con l’imprenditore disperato – LEGGI

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IL VIDEO INTEGRALE DELL’AZIONE DEI CARABINIERI

di Daniele Galli

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