Una scelta contestata, soprattutto perché alla sua motivazione, ci sarebbero delle sopraggiunte modifiche legislative in riferimento ad una legge regionale che però sarebbe la stessa con cui si concesse l’autorizzazione lo scorso anno.
“Qual è la verità?”, si chiede il segretario che afferma anche che “sarebbe stato meglio dire con chiarezza che l’amministrazione per scelta politica non ritiene utile e opportuno quest’anno lo svolgimento della Fiera”.
Medori, inoltre, parla di una lunga lista di questioni tutte ancora irrisolte, che mostrerebbe il modo “assolutamente approssimativo e super?ciale di a?rontare problematiche rilevanti per i cittadini”. Dalle scuole, di cui ancora non si conosce con esattezza il reale stato di sicurezza, alla piscina comunale per la quale, dopo avere perso più di anno per fare la gara, ad oggi risulta essere ancora chiusa, per lavori di adeguamento la cui necessità ed urgenza era nota da tempo.
Senza dimenticare l’inesistenza di segnaletica stradale, la video sorveglianza, per la quale sono stati spesi 140 mila euro e ancora non attivata, la situazione pietosa delle aree verdi lungo il fiume, il polo scolastico che ancora non vede la luce, la palestra comunale chiusa e senza prospettive di riapertura, il Municipio dichiarato inagibile dal punto vista sismico, ben prima dei tragici eventi del terremoto di agosto 2016 e la sede del COC, trasferita nell’ex mattatoio, per giunta in zona alluvionale e dunque inidonea.
Da qui, l’accorato appello del segretario del Pd alle forze vive e sane del paese, alla società civile tutta, “affinché insieme e senza pregiudiziali politiche, si creino le condizioni per una vera, piena e consapevole alternativa democratica e civica”.