Roseto. Grande soddisfazione per gli organizzatori della partecipata assemblea al Palazzo del Mare per discutere degli aumenti sulla Tassa dei rifiuti a Roseto. Gli stessi operatori turistici che hanno stigmatizzato le dichiarazioni odierne degli assessori Nicola Petrini e Antonio Frattari.
“Si tratta solo della prima iniziativa, a cui ne seguiranno altre sia pubbliche che legali in modo da tutelare le famiglie e gli imprenditori rosetani”, spiegano Giuseppe Olivieri – Roseto Incoming – Associazione Operatori Turistici Roseto, Adriano De Sanctis – ARA – Associazione Roseto Albergatori, Catia Soardi – FAITA Federcamping – Abruzzo, Bruno Pierandozzi – Cooperativa Balneatori Pineto e Roseto, Annalisa D’Elpidio – Associazione Commercianti “Assorose”. definendo “ridicole e offensive” le dichiarazioni dell’ Assessore Petrini e ai commenti dell’Assessore Frattari.
Gli organizzatori, infatti, ribadiscono che nell’assemblea erano presenti tutte le associazioni rosetane (alberghi, campeggi, villaggi, turistici, stabilimenti balneari, RTA e commercianti) respingendo al mittente (Petrini) l’accusa di morosità che riguarderebbe alcune attività degli organizzatori. Un evento che è costato 560 euro per un’assemblea con oltre 200 persone che ha evitato, negando gli interventi del pubblico, qualsiasi strumentalizzazione politica.
Gli operatoriribadiscono anche di aver “incaricato un gruppo di esperti, tra i migliori in Abruzzo, che stanno lavorando per tutelare gli interessi di tutti i cittadini tramite un’azione collettiva i cui costi saranno a totale carico delle associazioni organizzatrici dell’evento. Sarà nostra cura recapitare ogni atto o ricorso anche a Petrini, in modo che possa rendersi conto se si tratta solo di fumo negli occhi, e siamo disponibili anche a mettergli a disposizione uno dei nostri esperti per spiegargli meglio il loro contenuto. L’Assessore Petrini, infine, prima di accusare gli organizzatori della manifestazione di essere morosi e pertanto la causa degli aumenti della Tari farebbe bene a riflettere sulle conseguenze delle sue avventate dichiarazioni che cercano solo di gettare discredito nei riguardi di organizzatori di un’iniziativa di cittadini che, evidentemente, sta creando solo fastidi agli attuali amministratori i quali, invece, dovrebbero cominciare a riflettere sulle reali motivazioni che hanno portato a questa situazione. Sarebbe interessante conoscere, inoltre, se ci siano stati nel recente passato o vi siano tuttora assessori o consiglieri comunali morosi nel pagamento di tributi comunali. Una ricerca che Petrini potrebbe svolgere agevolmente e poi, magari, rendere pubblica”.
Dura anche la presa di posizione sulle parole dell’assessore Frattari: “L’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto lavorare seriamente prima di giungere agli attuali aumenti della Tari, magari ascoltando i consigli che gli operatori turistici, purtroppo inascoltati, hanno dato più volte nelle varie riunioni svolte in Comune ed in cui era stato consigliato di evitare ulteriori aumenti dei tributi comunali in un momento già difficile per la gente. Tenuto conto, inoltre, che in quelle riunioni i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale avevano sempre parlato di aumenti fino al 25% che, invece, adesso superano anche il 50%. In merito alla revisione della normativa inerente il fondo crediti di dubbia esigibilità vogliamo ricordare all’Assessore Frattari che già oggi l’Anci, la Corte dei Conti, autorevoli tributaristi italiani e testate giornalistiche specializzate hanno indicato la possibilità di applicare ai Comuni criteri che avrebbero evitato lo sconsiderato aumento avvenuto. Suggerimenti introdotti nei bilanci da altre città ma, purtroppo, non raccolti dal Comune di Roseto”.
“lla luce degli aumenti avvenuti nel 2017 è molto difficile che i cittadini confidino ancora nel lavoro che sta svolgendo l’Amministrazione Comunale se il risultato è quello di tartassarli in maniera impietosa come accade in questi giorni. I rosetani vogliono pagare i tributi ma, attraverso la partecipazione alla protesta in corso, stanno cercando di far capire all’Assessore Frattari e agli altri amministratori che vogliono pagare una somma giusta che non li metta in ginocchio e non li costringa a pagare anche per coloro che non pagano nulla”, concludono gli organizzatori dell’assemblea.