“Questa proposta – ricorda Rosci – nacque quando l’amministrazione comunale giuliese decise di non applicare la famosa e oggettivamente fallimentare rottamazione delle cartelle. Nello specifico infatti, la proposta di modifica formulata in origine prevede semplicemente l’aumento da 12 a 18 del numero massimo di rateazioni dei tributi accertati e l’aumento del numero massimo di rateazioni da 24 a 30 nel caso in cui il responsabile del tributo lo ritenga opportuno tenendo conto delle condizioni soggettive dell’utente”.
Il gruppo consiliare di Articolo 1 – MDP, ha ritenuto che tale proposta possa dare risposte concrete ai cittadini ed alle attività che sono in difficoltà, permettendo di fatto, di rientrare con il debito accertato in tempi più lunghi, rendendo più sostenibile il pagamento dovuto. In maggioranza però si è discusso di una proposta del Partito Democratico che però è inapplicabile e così hanno proposto di non discutere del punto al prossimo consiglio comunale.
“Siamo convinti infatti – aggiunge Rosci – che in un periodo di così grave crisi economica nazionale e mondiale, l’amministrazione pubblica debba adoperarsi per creare strumenti atti a rendere più sostenibile il pagamento delle imposte o dei tributi soprattutto per chi è più in difficoltà, garantendo allo stesso tempo le entrate dovute all’Ente non creando disparità di trattamento con quei cittadini e quelle attività che in maniera diligente e puntuale sono sempre in regola con i pagamenti”.
“La proposta è davvero semplice – conclude il Capogruppo di Articolo 1 – e non esistono evidenti impedimenti per portare in consiglio comunale una proposta che va incontro alle famiglie e alle attività in difficoltà, quindi nessuna rivendicazione sulla paternità della proposta, come riportato su qualche testata giornalistica locale, ma semplicemente un appello alla maggioranza per applicare uno strumento da tempo annunciato”.