Diciotto famiglie di Roseto, in tempi di crisi, verranno gettate in mezzo ad una strada grazie all’insensibilita’ della nostra giunta Regionale e grazie al disinteresse totale della nostra amministrazione cittadina”. Lo affema, in una nota, il circolo Sel di Roseto. “A fronte dell’impegno sottoscritto dal primo cittadino per la proroga in vista di una ricollocazione lavorativa, ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano! Come Sel Roseto sicuramente non possiamo risolvere i problemi ma abbiamo il dovere di sollevare questioni e di porle all’attenzione pubblica. Ci dica allora il sindaco, che tanto ama definirci carenti di argomenti politici, quale sara’ il destino di questi lavoratori. Forse e’ quello di farli lavorare al massimo due ore al giorno, quando va bene con paghe disumane? Di scegliere, tra loro, chi lavora e chi no, come fossero schiavi? Ci saremmo attesi – si legge nella nota – una maggiore attenzione da parte di Pavone nei confronti dei lavoratori, persino un interesse piu’ forte verso la mozione regionale che aveva individuato fondi e strategie per salvare questi uomini e queste donne. E invece ci troviamo di nuovo davanti al silenzio: quello di un’amministrazione che sceglie di spendere 65.000 euro per la pulitura della Fonte dell’Accolle o di stanziare 40.000 euro per le Frecce Tricolore e taglia lavoro e servizi sociali ai cittadini e, come se non bastasse, si disinteressa totalmente di cio’ che accade in Regione. Ci domandiamo – dice Sel – dove sia finita la Filiera tra enti tanto sbandierata, dove i ringraziamenti pubblici a Chiodi. A noi sembra che qui resistano soltanto incapacita’, disinteresse e la disperazione delle fasce piu’ deboli sempre piu’ abbandonate a loro stesse”.