Atri e gli atriani completamente abbandonati dalle istituzioni locali. A denunciare quella che viene definita una “situazione da Terzo mondo” è il segretario comunale de La Destra, Roberto Marchione, che lancia l’allarme su una questione che vede ridotta la cittadina ducale come “uno straccio da chi invece dovrebbe curarne gli interessi, in questo caso la Provincia di Teramo”.
Tante le criticità messe in evidenza dal segretario atriano. “E’ assurdo che, a distanza di più di un mese dalle piogge torrenziali di metà settembre, che provocarono diverse frane che si riversarono sulle strade comunali e provinciali, non si sia ancora provveduto alla pulizia completa delle strade stesse” commenta in una nota. “A seguito dell’evento calamitoso, infatti, la Provincia si attivò subito con una ruspa per la rimozione di una marea fangosa riversatasi sulla provinciale 28 Atri-Pineto, nei pressi del bivio per Mutignano, ma una volta aperto il varco per gli automezzi non ha fatto più nulla e, ad oggi, entrambi i sensi di marcia sono ‘ristretti’ di un paio di metri. Eventuali nuove forti piogge potrebbero far disperdere parte di quel fango misto a pietrisco sulla strada, creando evidenti situazioni di pericolo per gli automobilisti”. Marchione chiede poi di sapere “se la Provincia si sta attivando per ottenere eventuali risarcimenti dai proprietari dei terreni che non hanno rispettato le regole: è ovvio che questa situazione è derivata dal mancato rispetto delle norme di sicurezza nella cura dei terreni da parte di alcuni proprietari, eventualmente avallati da chi ha permesso che non le rispettassero”.
La situazione non cambia sulla provinciale 553 Atri-Fontanelle, “ormai molto più simile alla luna per i numerosi crateri”, e sarebbe meglio “stendere un velo pietoso” sulla provinciale 27 che porta a Casoli e sulla provinciale 30 per Treciminiere, entrambe con tratti di strada franati ‘da secoli’ e a senso unico alternato. “Tenendo conto che in diversi casi di ‘crateri’ e cedimenti della strada erano stati fatti lavori di manutenzione recenti” continua il segretario de La Destra atriana “vorremmo sapere se la Provincia si sta adoperando per verificare eventuali responsabilità e conseguente applicazione di penali o richieste di risarcimento nei confronti delle ditte che hanno effettuato i lavori. A volte ci chiediamo se l’assessore Provinciale Elicio Romandini non sappia dell’esistenza di Atri o se proprio non la tenga in considerazione, limitando la sua visione del mondo alla Val Vibrata. Un amministratore deve curare tutto il suo territorio, e non si tiri in ballo la solita storia dei pochi fondi a disposizione: se si vuole si trovano tagliando le spese inutili o secondarie”.