“Ancora una volta”, si legge nella nota, “la politica gioca sulla testa dei cittadini scherzando sulla cosa più importante, cioè la Sanità, disinteressandosi dei loro diritti e delle loro necessità”.
Per Sinistra Italiana, infatti, non è possibile far suonare una campana a festa (al San Liberatore appunto), mentre l’ospedale di Giulianova si svuota perdendo operatori. E pur ribadendo che non debba esserci una guerra tra territori in quanto “la politica sanitaria di una Regione e di una provincia non possono andare a favore di un politico piuttosto che di un altro”, sottolinea come i nuovi arrivi ad Atri provengano tutti dagli altri ospedali della provincia o della regione, senza risolvere l’altro grave problema che affligge il settore sanitario quale la cronica carenza di personale.
“Noi di Sinistra Italiana”, conclude la nota, “contestiamo in maniera forte e indignata questo modo di fare politica in stile Prima Repubblica e urliamo forte il nostro sdegno per una regione che si occupa sempre più spesso di poltrone piuttosto che della vita dei cittadini. Ci aspettiamo che si possa fare una proposta seria per contrastare in maniera risoluta il progetto dell’ospedale unico, che sarebbe una sciagura per tutti, invece di giocare a SaniRisiko, alla faccia del diritto alla salute che spetterebbe a ciascuno di noi”.