“Dopo le assemblee e la nostra battaglia ci siamo posti in disparte ad osservare la soluzione che il sindaco Enio Pavone e la Cisl avrebbero attuato” commentano ancora. “Il sindaco e l’amministrazione hanno dimostrato di nuovo la loro incapacità nel gestire i problemi. E poi la Cisl: dov’è finita adesso la loro soluzione? Provvedere ad una selezione tra chi rimettere a lavorare e chi no in base alla vicinanza o meno all’amministrazione, è forse un metodo degno di un sindacato? Ci sentiamo ripetere continuamente che il comune non ha soldi per gli Asu. Bene! Ci dicano allora perché riescono a trovare 65mila euro per il ripristino della Fonte dell’Accolle, tra l’altro già fatiscente a causa delle ultime piogge, con assegnazioni di appalto nuovamente riferite ad amici e sodali e non per i lavoratori. Ci dicano perché tentano di andare a cercare cooperative a Teramo per ricollocarli e non considerano quelle già presenti sul territorio comunale. Ci dicano perché alcuni lavoratori meritano assunzioni e altri no. Di questo chiediamo spiegazioni non solo al sindaco, ma anche alla Cisl”.
E risposte si attendono anche a Silvi, dove il locale circolo di Sel, nella persona del consigliere Carlo Tieri, ha presentato un’interrogazione con la quale chiede al sindaco e alla sua giunta delucidazioni circa il futuro degli 11 lavoratori Asu. “Esiste un coordinamento con gli altri Comuni interessati dallo stesso problema e con la regione Abruzzo?” chiede Tieri. “Il sindaco, l’assessore alle politiche sociali, la Giunta Comunale che cosa stanno facendo? Sono state individuate, e se sì quali sono, le forniture, da società di servizi o cooperative al Comune di Silvi, adatte ad un reimpiego esterno e duraturo?”.