“Perché tutto questo non arriva?” chiede. “Perché i malati oncologici non possono avere un servizio all’altezza? Perché i medici e gli infermieri sono obbligati a stress massacranti? Se guardo all’efficienza e a come questi reparti sono organizzati in tante altre parti del nostro paese, davvero non riesco a trovare nessuna risposta. È necessario tenere alta l’attenzione su questo problema. Annuncio che il Pd porterà nel consiglio provinciale del 2 ottobre prossimo l’ordine del giorno con cui si chiede alla giunta di impegnarsi presso tutte le sedi competenti per la riapertura del Dipartimento di Oncologia, e la stessa proposta verrà presentata anche in tutti i comuni in cui è presente il Pd. Intanto la raccolta firme del centrosinistra prosegue, e a breve porteremo la voce dei cittadini dentro gli uffici della Asl. Non voglio pensare che la richiesta di riapertura del Dipartimento possa essere materia di divisione tra la destra e la sinistra. Sarebbe davvero deprimente. Un’assistenza adeguata ai malati non può essere materia di divisione politica, perché è un diritto essenziale. Quasi tutte le Asl italiane hanno il Dipartimento, Chieti e Pescara comprese, perché è un servizio essenziale per i malati oncologici e tale viene considerato da tutte le Società scientifiche nazionali ed estere. Noi vogliamo chiedere alle nostre istituzioni che si attivino perché questo servizio torni a funzionare, e lo chiediamo perché sono i cittadini a volerlo”.