E, fuori da ogni ideologia politica, “sganciati” per un attimo dal fronte pidiellino, portano avanti la loro battaglia sotto il nome dell’associazione Futuro In. “Nessun simbolo” spiegano “non vogliamo ergere steccati, perché deve essere una riforma bipartisan”. Una raccolta firme, dunque, per sensibilizzare il Parlamento a procedere al cambiamento di questa legge, considerata una vera e propria “truffa”.
“E’ incredibile” commenta Gatti “che i nostri parlamentari non si siano resi conto di quanto questa legge elettorale non piaccia all’opinione pubblica. I cittadini sono stati spogliati del loro diritto a scegliere i propri eletti e questo ha portato ad uno scollamento tra politici ed elettori”.
D’altra parte, aggiunge Di Matteo, “questa legge elettorale non piace a nessuno, ma nessuno la cambia. Ora basta, non è più tempo di prendersi in giro. Questa legge ha allontanato i parlamentari dal territorio”.
Ed è anche a loro, ai parlamentari, che è rivolto l’invito ad apporre la propria firma. L’appuntamento è per domani a Teramo, in piazza Martiri, dalle 9 alle 13, mentre il giorno dopo si replica a Sant’Egidio.
Ma queste, chiariscono Gatti e Di Matteo, sono solo le prime date.
Marina Serra