Scaduto il tempo. Semplicemente. Si, ma…di chi è la responsabilità? Un errore “banale” rispetto al quale il sindaco Francesco Mastromauro vuole vederci chiaro. E ha disposto un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità.
“Rimane comunque il grande rammarico per una tale esclusione” dichiara in proposito l’assessore alla pubblica istruzione Nausicaa Cameli “considerando che nell’ultimo anno l’Amministrazione comunale ha intensificato i propri sforzi in materia di servizi socio-assistenziali ed educativi, anche a fronte dei drastici tagli operati sul welfare dalla Regione Abruzzo, aggiudicandosi numerosi bandi, in partenariato, a valere sul Fondo sociale europeo. Il nostro welfare è ampiamente il più imponente dal punto di vista finanziario dell’intera provincia di Teramo, con indicatori di spesa pro-capite mediamente pari al doppio di quanto speso altrove e sul quale peraltro intendiamo apportare correttivi tesi ad incrementarne ancor più, e rapidamente, l’efficienza. Non è il caso di nasconderci dietro un dito: c’è stato un errore e ci assumiamo le nostre responsabilità”.
Un errore servito su un piatto d’argento all’opposizione, che ovviamente non ha perso tempo per sferrare un attacco alla maggioranza.
“Una figuraccia che costa caro in termini di aiuto alle famiglie” commenta il Pdl giuliese. “L’amministrazione Mastromauro ancora una volta ha lasciato cadere nel vuoto una importante opportunità offerta dalla Regione a favore dei cittadini. In un momento di notevole riduzione delle risorse destinate al Welfare, il Comune di Giulianova non riesce a compiere quello sforzo organizzativo maggiore per cogliere opportunità che incidono in modo positivo sulla vita delle persone e delle famiglie. Chi rappresenta l’Udc di Giulianova, e non certo gli elettori, va dicendo in giro di avere sposato, per tramite del suo assessore Cameli, l’amministrazione Mastromauro per riportare al centro dell’attenzione amministrativa il sociale e le famiglie. Ci si chiede a questo punto quale sia il giudizio che il sindaco dà del suo collaboratore Cameli e quali siano i provvedimenti che intende adottare a riguardo. Ormai è chiaro a tutti il fallimento su ogni fronte di questa amministrazione, retta numericamente da un’operazione di palazzo spregiudicata. Udc – Cameli – Mastromauro non è frutto di scelte meritocratiche e i cittadini sapranno presto giudicare i registi e gli attori di questa parodia che sta desolatamente volgendo al termine”.
Secca la replica dell’assessore Cameli, che si dice non disposta ad accettare lezioni da chi “ha demolito il sistema welfare in Abruzzo”.