Alba Adriatica, commercio abusivo: il Pdl torna ad attaccare la maggioranza

vucumpra.jpg4Alba Adriatica. Sulla piaga del commercio ambulante abusivo parte il nuovo attacco del Pdl all’amministrazione comunale di Alba Adriatica. Nella presa di posizione, intrisa anche da un pizzico di sarcasmo, vengono evidenziate le carenze dell’amministrazione su questo tema.

“ Quello che ci domanda” si legge nella nota, “ è se la collettività abbia finalmente inteso il modus operandi dell’amministrazione, che è quello di dare poco e ricevere applausi”. Il dato di partenza per la stilettata politica è rappresentato dalla presenza delle 73 bancarelle sull’arenile di ambulanti abusivi.

 

“Come in un incontro di boxe, la mano arbitra dell’amministrazione” si legge ancora, “ha sollevato in alto – anche quest’anno – il braccio vincente dei signori ambulanti irregolari, venditori di merce contraffatta ed occupanti a titolo gratuito del suolo pubblico a discapito del regolare commercio locale.

A questo punto la domanda dei nostri commercianti sarà: “con i proventi delle nostre tassazioni nazionali, comunali e regionali contribuiamo a pagare lo stipendio a coloro che poi favoriscono il commercio abusivo ?”. Problema atavico quello del commercio abusivo su aree demaniali, amplificato maggiormente in una fase nella quale l’economia è in sofferenza.

Senza nulla togliere alle deboli forze e alla limitata autorità della Polizia locale” prosegue il Pdl di Alba – ci troviamo di fronte ad una sorta omissione di atti di ufficio e di onore costituzionale addolcita dagli annunci del pubblifono che ci invita a non acquistare merce contraffatta da coloro a cui permettiamo paradossalmente di farlo.

Lungi dal pensare che il prossimo anno altri bagnini saranno presi a sberle o che i commercianti albensi si recheranno anch’essi al mare a vendere la loro merce chiediamo gentilmente all’amministrazione tutta di fare un atto di estremo buon senso:ovvero evitare inutili propagande editoriali di impegno e autocommiserazione alle quali nessuno ormai crede più”.

Impostazioni privacy