Nereto. Il consiglio comunale di Nereto approva una risoluzione, con i soli voti della maggioranza, per avviare tutte le iniziative utili per evitare la soppressione dell’ufficio del giudice di pace. Il passaggio politico è stato sancito nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, con una mozione presentata dal vicesindaco Daniele Laurenzi.
L’amministratore comunale ha ripercorso quello che potrebbe essere il futuro del giudice di pace, degli incontri fatti in precedenza e quelle che potrebbero essere le iniziative da percorrere per salvare il servizio. Considerazioni che partono dalla popolazione che gravita attorno all’ufficio giudiziario (53mila persone) e da quella che è la valenza di una serie di questioni che vengono assolte dal giudice di pace. “Considerato che tale soppressione non diminuirebbe il numero degli affari da trattare e alcuni dei costi”, spiega Laurenzi “ quali ad esempio le trasferte, che ricadrebbero sull’ utenza, sul personale, sugli avvocati, appare quindi discutibile il raggiungimento di significativi risparmi. Ad oggi non appare più percorribile neanche l’ ipotesi di addossare interamente i costi degli Uffici da sopprimere ai comuni, che dovrebbero essere costituzionalmente garantiti dallo Stato, già comuni che sono gravemente colpiti dai noti tagli di fondi statali, e che già oggi contribuiscono al loro funzionamento con cospicui anticipi di spesa per l’ apprestamento degli Uffici, il loro arredo e con dipendenti in distacco. Per tutti questi motivi e la gravità della situazione, è necessaria ogni forma di protesta e di iniziativa politica per sensibilizzare sia il Governo sia la popolazione sull’ inaccettabilità della paventata chiusura dell’ Ufficio del Giudice di Pace di Nereto”. Sul tema, però, Laurenzi non manca di fare una riflessione politica. “ Avevo pregato tutto il consiglio ad una profonda discussione” aggiunge,” a presentare ulteriori proposte, emendamenti, e che proprio per l’ urgenza dei provvedimenti non era stato possibile riunire preventivamente i gruppi consiliari, e anche per questo la mozione recava una sola firma del sottoscritto, consigliere comunale prima ancora che vice-sindaco, senza simboli di partito per non creare futili pretesti per non votarla. Con grande stupore e dispiacere la minoranza tutta, senza distingui, si è astenuta, nascendosi dietro la mancata concertazione preventiva. Più volte sia io che il Sindaco abbiamo invitato i consiglieri a riflettere, coloro i quali nulla hanno proposto, nulla hanno fatto concretamente per unire le forze, se non aver criticato il Sindaco per inerzia, proprio loro che ripeto nulla hanno proposto, nessuna iniziativa, si sono lavati le mani come Pilato. Devo ringraziare invece tutta la maggioranza, in particolare l ‘Assessore Patrizio Baldini che ha apportato modifiche, proposte, emendamenti durante la discussione”.