Due richieste di Musp risalenti al novembre 2016 e a gennaio 2017. Il Movimento 5 Stelle di Teramo torna a condannare l’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Brucchi per l’incapacità dimostrata nel saper affrontare la questione della sicurezza nelle scuole.
“La situazione, come era prevedibile”, scrive in una nota il Movimento 5 Stelle, “non è cambiata di una virgola, seppur siano trascorsi diversi mesi dal giorno in cui Teramo, per un istante, sembrava essere affidata inesorabilmente ad un Commissario Prefettizio, ignaro delle necessità che generano, da anni, malcontento e sconforto generale. Silenzio assoluto sul tema scolastico da parte dei consiglieri della presunta maggioranza che, nonostante l’obbligo (vigente dal 2013) di effettuare le verifiche di vulnerabilità sismiche negli edifici strategici, non hanno mai alzato un dito per sollevare l’argomento”.
La condanna viene ribadita anche nei confronti delle modalità con cui il sindaco opera, “in solitaria, evitando accuratamente la convocazione di Consigli comunali poiché, non avendo una maggioranza, avverte la grande paura di confrontarsi ed andare sotto con i numeri”.
E inoltre il ritardo con cui si è deciso di compiere alcuni passi, con la richiesta dei Musp “che pare possano essere pronti solamente tra 6 mesi”, rende più dura la condanna per non aver ascoltato a suo tempo le richieste arrivate dai 5 Stella e dalla consigliera Cristina Marroni, che avrebbero garantito oggi scuole sismicamente sicure e allontanato lo spettro dei doppi turni.
“Allo stato attuale abbiamo ben sei scuole al di sotto dello 0,2 di indice di vulnerabilità sismica”, continua la nota, “una di queste è proprio la Molinari, la scuola più sicura a detta del Sindaco che ha ospitato gli studenti fino alla fine dell’anno accademico. Queste scuole dovranno necessariamente essere chiuse per il grave pericolo che provocano in caso di scossa simica in quanto non è più possibile giocare sulla pelle dei ragazzi che le frequentano. Se solo questa maggioranza, in questi anni, si fosse minimamente preoccupata di non deludere i propri cittadini che, consapevolmente, le hanno riposto la fiducia per la seconda volta, oggi Teramo sarebbe una Città migliore. Ma ciò non è accaduto”.