A “dare i voti” ai siti istituzionali delle amministrazioni teramane sono stati i giovani dell’Idv che, dopo aver bacchettato i dirigenti relativamente ai dati sull’assenteismo del personale, torna con un nuovo studio, tutto centrato appunto sulla trasparenza amministrativa. E viene fuori, così, che il il Comune teramano più “trasparente” è quello di Sant’Egidio alla Vibrata, mentre quello più “torbido” è senza dubbio quello di Civitella del Tronto, sprovvisto delle basi, come l’albo pretorio online, obbligatorio per legge.
“Abbiamo voluto metterci dalla parte del cittadino/utente” ha spiegato il coordinatore provinciale Stefano Di Romualdo “che visita il sito di un’Amministrazione comunale e, in base a precisi parametri, formula il suo giudizio”.
I parametri, appunto, vanno dalla posta elettronica certificata alla pubblicazione dello statuto comunale, dei bandi di concorso, dei verbali dei consigli comunali, delle delibere, degli incarichi esterni, dei dati sulle presenze del personale, solo per citarne alcuni.
I Comuni trasparenti sono Sant’Egidio alla Vibrata e Sant’Omero, rispettivamente con un punteggio di 96 e 81.
I Comuni opachi (garantiscono una minima diffusione di informazioni, ma risultano ancora carenti su uno o più aspetti) sono Giulianova, Corropoli, Tortoreto, Morro D’Oro, Roseto, Teramo, Montorio, Bellante, Martinsicuro, Nereto, Mosciano S.A., Pineto.
Decisamente “bocciati”, infine, Colonnella, Notaresco, Atri, Isola, Castellalto, Silvi, Campli, Alba Adriatica e Civitella del Tronto.
Pubblicazione dei bilanci integrali, preventivi e consuntivi, completi di tutti gli allegati; registrazione e pubblicazione on line dei video dei consigli comunali; chiara disciplina per l’ottenimento su esplicita richiesta di copie digitali gratuite degli atti che non siano disponibili in rete.
Marina Serra