Nereto, Romeo Menti: comitato soddisfatto a metà per ipotesi di riqualificazione

romeo_menti3Nereto. Soddisfatti a metà. I componenti del comitato “ Giù le mani dal Romeo Menti” salutano con una punta d’orgoglio l’abbandono, da parte dell’amministrazione comunale di Nereto, delle chiacchierata “Scheda B9”, che prevedeva nello specifico la possibilità di ricorrere ai privati per la trasformazione dell’area dove insiste il vecchio campo sportivo.

Il percorso dell’esecutivo, peraltro già affiorato in precedenza, è stato ufficializzato nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, anche alla luce di quelle che erano le prescrizioni avanzate dalla Sup (sezione urbanistica provinciale) relativamente alla necessità di rivedere una serie di parametri tecnici ed urbanistici. “ Il nostro operato” scrive in una nota Marino Trabucco, presidente del comitato, “ con una petizione che ha visto l’adesione di oltre 1900 firmatari, oggi ci permettono di salvare il Romeo Menti dalle mire coloniali dei privati, ma non certo dalla volontà “riqualificatrice” di Minora&C, che prevede la realizzazione di una struttura polivalente con annessi locali da adibire a “Museo della radio” e una Sala Convegni e manifestazioni con circa 300 posti a sedere; oltre a ciò, un regolamentare campo da calciotto, una struttura polivalente sportiva tennis-pallavolo, un’area di ristoro e la rimanente porzione con arredo a verde pubblico”. Le perplessità degli attivisti del comitato, però, vertono sulla reale possibilità di realizzare questo percorso, soprattutto in ordine alle disponibilità di matrice economica. L’amministrazione, infatti, è riuscita ad ottenere uno storno, dalla Fondazione Tercas, di 300mila euro stanziati per Palazzo Cilli, con la promessa di un ulteriore finanziamento di 400mila euro, da spalmare sulle annualità 2013 e 2014, per un totale di 700mila euro complessivi.

 

“E gli altri 900.000 euro necessari per il completamento del progetto dove verranno reperiti?” si legge ancora nella nota. “ Minora stesso ha dichiarato in seduta pubblica che il costo complessivo per la realizzazione di detta opera si aggira sul milione e mezzo di Euro ed oltre; il nostro Comitato, pur apprezzando lo sforzo profuso dagli amministraotri per giungere ad una soluzione che possa accontentare le diverse esigenze sociali del nostro Paese (soluzione che, comunque, dovrebbe essere sottoposta all’attenzione della cittadinanza intera a mezzo referendum consultivo, come da nostro consiglio suggerito al Sindaco Minora), ha sollevato una grossa perplessità riguardo al costo complessivo dell’opera: siamo fortemente convinti che cantierizzare quella immensa area solo perché abbiamo trovato, forse, 300.000 euro pronti sull’unghia equivale ad un autentico suicidio, poiché si rischia concretamente di dare avvio a dei lavori dei quali non si sa quando si vedrà la fine, con l’unica certezza di perdere nell’immediato l’uso del campo sportivo e di tutte le attività collaterali Vogliamo ricordare, in ultimo, che l’intervento finanziario della Fondazione Tercas è circoscritto alla sola realizzazione della struttura polivalente e non anche delle strutture sportive previste nello studio di fattibilità, non potendo intervenire la stessa secondo quanto previsto dalle proprie norme statutarie”.

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