“E’ una legge che ci soddisfa perché ha moltissimi aspetti positivi”, sottolinea Walter Squeo di Federpesca, “ intanto farà crescere l’economia ma poi stimolerà la conoscenza del mondo della pesca. Ittiturismo e pescaturismo permetteranno di far conoscere a turisti e curiosi il nostro lavoro sulle barche, la qualità dei nostri prodotti e l’importanza del mare e della sua tutela. Queste attività permetteranno anche di far avvicinare i giovani ad un mondo particolare, quello della pesca, che è antico e faticoso, ma anche importante per il territorio e la sua crescita”. Il percorso però non sarò facile: “Ora che le regole ci sono è tempo di mettersi a lavoro. Molte imbarcazioni non sono a norma per accogliere turisti a bordo e dovranno mettersi in regola – commenta Squeo -. Servono soldi: sappiamo che i fondi per il settore ci sono, ma ci vorrà un po’ di tempo prima di vedere il pescaturismo e l’ittiturismo diventare realtà nel nostro mare. Ma siamo ottimisti: la cosa importante sarà anche consentire la realizzazione a terra di strutture dove ospitare i turisti per far loro conoscere i prodotti, i piatti tipici di mare, la lavorazione del pescato e tutto quanto concerne la cultura e la tutela del mare. Di certo sarà un’opportunità enorme per il settore ma anche per quanti sceglieranno di venire in vacanza sulle nostre coste”, conclude Squeo.