Società unica per la riscossione dei tributi comunali. Proposta dell’Unione comuni Val Vibrata

pompiziNereto. Una società “ in house” dell’Unione di Comuni della Val Vibrata con l’obiettivo principe di creare una struttura che sia un organo tecnico di recupero tributi non aggressivo ed a misura dei cittadini.

E’ l’iniziativa promossa dal Presidente dell’Unione, Alberto Pompizi, che invita i colleghi Sindaci a prendere seriamente in esame la proposta. “ Ci sono vantaggi nella costituzione di una società in house per la riscossione dei tributi nella Val Vibrata – afferma Alberto Pompizi-: l’ idea progettuale ha lo scopo di rafforzare lo spirito dell’Unione dei 12 Comuni. La mia proposta nasce dall’osservazione dei fatti relativi alle note difficoltà oggettive che si stanno verificando con Equitalia, per evitare che certe situazioni continuino a creare problemi su ogni fronte. Va detto che chi si muoverà per primo in tale progetto, avrà maggiori vantaggi e potrà far entrare nell ‘operazione anche altri Comuni fuori vallata che da soli non sono in grado di creare la società in house ”. La situazione caotica della riscossione delle entrare comunali ha la data limite del 31 dicembre 2012, che sancirà l’uscita di Equitalia come partner tecnico per la riscossione dei Comuni; la scadenza è importante pure per i Comuni che non hanno collegamento con Equitalia. Le amministrazioni comunali potranno seguire tre vie: effettuare una gara per l’affidamento dei servizi di riscossione, oppure gestire in proprio la riscossione delle proprie entrate, infine,   costituire appunto una società “ in house” per il servizio unico di riscossione degli oneri fiscali per più Comuni. Va detto che la società “in house” comporta un abbattimento dei costi delle procedure di riscossione in quanto non deve produrre utili ma solo erogare un servizio; offre quindi la possibilità di stabilire un aggio in base ai soli costi di erogazione del servizio e non per raggiungere utili di servizio come nelle società di riscossioni attuali; dà la possibilità ai Comuni di controllare l’azione amministrativa ed operativa della società con indirizzi di gestione più conformi alle necessità del territorio; c’è pure una ridotta responsabilità che resta condivisa con più soggetti e non ricade solo sul Sindaco; inoltre, consente un’economia di scala, in quanto il servizio, se condiviso da più Amministrazioni locali, come appunto sarebbe nel caso di una società in house dell’Unione di Comuni, permette un risparmio notevole del costo delle operazioni.

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