Gli appunti mossi dal circolo cittadino sono sia di ordine pratico (“proposto senza il parere popolare”) e sia di natura strategica, perché alcune delle scelte tracciate dai redattori dello stesso strumento, non risolverebbero quelle che sono le attuali problematiche in fatto di viabilità. Le perplessità sul nuovo strumento (che ora da un punto di vista operativo dovrà essere oggetto di adozione in consiglio comunale, con le relative osservazioni) nascono da un esame approfondito effettuato dallo stesso direttivo dei partito. “Secondo noi si poteva risparmiare qualche soldo” si legge nel documento, “ affidando l’incarico ai responsabili del settore presenti in organico o rivalutare il piano dell’amministrazione Casciotti del 1998, corredandolo con aggiornamenti e correzioni”. Poi trovano spazio anche gli appunti di natura strategica. “ In verità” si legge ancora, “ il piano traffico non tiene conto della differenza sostanziale, nei numeri e nelle presenze, tra il periodo estivo e il resto dell’anno. Riteniamo ridicolo prevedere il senso unico in via Olimpica o in via Trieste, verso est, ingolfando poi il lungomare Marconi”. Sulle possibili novità che potrebbero interessare il lungomare, come l’introduzione della zona a 30 chilometri orari, si concentra l’altra critica, perché potrebbe prevedere code e carico maggiore della viabilità su altre direttrici. “In sintesi” è il commento complessivo dei pidiellini, “ tolto lo spostamento dei semafori su incrocio di via del Biancospino-via Vittorio Veneto, le proposte non comportano miglioramenti rispetto agli scenari predisposti e non risolvono criticità della situazione attuale. Risulta evidente un reale aumento di congestione di via Roma, un evidente trascuratezza dell’arteria di scorrimento di contrada Basciani, una totale mancanza di isole ambientali e omesse indicazioni di nuovi parcheggi, che a nostro parere rappresentano una prima scelta ottimale di pianificazione indispensabile per una realtà come questa albense”.