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Atri, la provocazione del Pd ai consiglieri ‘dissidenti’: Venite a sedervi tra i banchi dell’opposizione

Atri. “Ci risiamo! La primavera deve aver iniziato a dare i suoi effetti. Così come per il Ricciconti, dopo un anno di imperdonabile silenzio, qualcuno in casa Pdl torna a svegliarsi e si scopre di colpo (falso) profeta in patria! Peccato che, durante questo lungo letargo, altri fossero svegli e intenti a scippargli da sotto il naso i beni di Atri. Tante, troppe volte lo abbiamo urlato, sperando si svegliassero, ma evidentemente il sonno della ragione era ben più pesante”.

A suonare la sveglia a quella parte della maggioranza che ieri aveva alzato la voce contro l’atto aziendale della Asl di Teramo e contro un disegno pessimistico per il futuro dell’ospedale atriano San Liberatore, è Herbert Tuttolani, segretario comunale del Pd. Parole, quelle pronunciate dai consiglieri Davide Di Giacinto, Angela De Lauretis e Alfonso Di Basilico, che non hanno scatenato reazioni “apparenti” nelle fila del centro destra (se si esclude la replica “tecnica”, nel senso che non appartiene alla politica, del manager della Asl Varrassi, che in un’intervista ad una tv locale ha ribadito che il nosocomio non sarà depotenziato), ma di certo hanno creato dei malumori nell’opposizione, ancora oggi intenta a scrollarsi di dosso quell’etichetta di “allarmisti” che subito, nella cittadina ducale e non solo, gli era stata “affibbiata” da quando era iniziata la battaglia in difesa del San Liberatore.

E oggi, dopo l’ultima presa di posizione dei tre consiglieri, che già in passato avevano espresso il loro disappunto contro la politica della Asl teramana, chiedendo al manager di rassegnare le dimissioni (salvo poi tornare sui loro passi), Tuttolani lancia una provocazione: “raccogliete le idee, i fogli e le penne e passate a sedere tra le fila dell’opposizione, vicino a chi ama questa città e ne cura gli interessi. Date un chiaro segnale di distacco da questa amministrazione prona e asservita ai poteri forti del centrodestra teramano, unitevi al coro di chi chiede ad alta voce le dimissioni del sindaco e del presidente Chiodi, che più volte si sono fatti beffa di tutti gli atriani raccontando quelle che si sono rivelate delle vere e proprie bugie! Certo, questo non vi permetterà di essere meno colpevoli, ma almeno vi darà la possibilità di dimostrare che siete ancora atriani, prima ancora di essere tesserati del Pdl o consiglieri comunali o assessore provinciale. La verità è che hanno preso in giro anche voi ma, con il vostro silenzio e la vostra connivenza, avete permesso che si prendessero gioco di tutti gli atriani. E questo è imperdonabile! Abbiate ora un briciolo di dignità: ammettete gli errori, chiedete scusa e dimettetevi! Una cosa è certa: non permetteremo a nessuno di strumentalizzare l’ospedale San Liberatore, dopo quattro anni, solo per farsi campagna elettorale o per rivendicare una supremazia nella guerra intestina al Pdl”.

 

Marina Serra