E’ piuttosto chiara, sia nelle motivazioni che negli obiettivi, la presa di posizione dei referenti provinciali di quattro partiti della sinistra (Sel, Idv, Pdci e Verdi) sulle strategie da seguire in vista dell’importante e atteso appuntamento elettorale di Martinsicuro. I punti focali della nota a firma di quattro segretari (Tommaso Di Febo, Francesco Antonini, Mauro Sacco e Giuliano Marsili) parte dell’esigenza di perseguire, con decisione un’alleanza tra i vari partiti di area, e di elaborare un programma di governo che sappia coniugare alcuni elementi. “ Fornire risposte ai problemi lasciati irrisolti dall’attuale giunta”, si legge nel documento, “ indicare prospettive di crescita per una città dinamica, connotata da numerose vocazioni, però mortificate dalla destra, e creare le condizioni per nuove opportunità di lavoro, con contestuale miglioramento dei servizi e della qualità della vita”. Il messaggio che arriva dai partiti della sinistra non è fine a se stesso, ma è strattamente legato a quello che accade nelle trattative pre-elettorali e ad alcuni contatti, innegabili, che ci sono stati tra il Pd e l’Udc. “E’ irrinunciabile” dicono ancora, “ che il punto centrale attorno a cui costruire le premesse di una estensione dell’alleanza di centrosinistra (strutturata politicamente e coesa attorno ad un programma condiviso) sia una chiara, inequivocabile, definitiva, presa di distanza dalla maggioranza di centrodestra, che ha avuto l’enorme responsabilità di soffocare la città sotto il peso della propria gestione fallimentare. Non è possibile intavolare confronti con chi questa scelta di rottura non l’ha ancora fatta: si avvertirebbe il nauseante odore di pratiche ambigue di perpetuazione del potere poste in essere da forze politiche che ancora oggi sono coinvolte nel governo di Martinsicuro”. Il punto di partenza, dunque, deve essere quello di prendere le distanze da chi ha governato la città negli ultimi cinque anni.