Pineto. ‘Prendiamo atto della solita inconsistente replica della maggioranza che dopo tre anni di amministrazione comunale, a dir poco disastrosa, viene a dirci che vuole “Pineto più bella e più sicura”’ .
‘Evidenziamo che il sindaco per rendere la nostra cittadina “più bella e più sicura e portare avanti il programma di governo” hanno avuto ben tre anni e risorse ordinarie in bilancio, di certo sufficienti, per garantire ai cittadini sicurezza e decoro urbano; constatare che i nostri amministratori avessero necessità di un’entrata straordinaria e non prevista per intervenire proficuamente sulla cittadina, ci conferma la loro assoluta mancanza di strategia e lungimiranza e certifica, ove ve ne fosse ancora bisogno, il loro fallimento politico-amministrativo.
Peraltro, dal contenuto del comunicato del sindaco emerge chiaramente la preoccupante mancanza di volontà di ridurre il debito pubblico, gravante sui cittadini di Pineto, che invece, dovrebbe essere tra i primi obiettivi di un’amministrazione diligente e responsabile, che tenga ben a mente, e soprattutto a cuore, il futuro delle giovani generazioni.
Infatti, con Decreto del Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze è prevista l’erogazione di contributi per l’estinzione anticipata, totale o parziale, di mutui e prestiti obbligazionari contratti dai Comuni, mediante l’istituzione di un fondo che, per il 2016 è stato di € 14.000.000,00 (14 milioni) e per il 2017 e 2018 di € 48.000.000,00 (48 milioni) per ciascun anno; risorse che, per tali ultimi anni, verranno assegnate con ulteriori decreti interministeriali da emanarsi negli anni di riferimento’, insistono i consiglieri.
‘Pertanto, destinare, come noi esigiamo a gran voce, almeno € 3.000,000,00 (tre milioni) dei denari provenienti dall’ENI, alla riduzione delle rate di mutuo dovute alla Cassa Depositi e Prestiti, darebbe al Comune di Pineto la possibilità di liberare risorse finanziarie per oltre € 300.000,00 (trecentomila) annui (da oggi e per gli anni a venire), da potersi destinare alla spesa corrente (quindi ad es. ai servizi sociali, sicurezza, imprenditoria, turismo, decoro urbano e quant’altro), nonché l’opportunità per l’Ente comunale di accedere ai fondi statali previsti dal Decreto Ministeriale di cui sopra, abbattendo, in buona sostanza, le “penalità” connesse all’estinzione anticipata, totale o parziale, di mutui e prestiti obbligazionari.
Purtroppo il nostro sindaco, anziché ispirare il suo agire alla diligenza del buon padre di famiglia, dimostra, ancora una volta, di voler porre in essere una politica evanescente e di mera propaganda, volta all’effimero e non alla sostanza, al sol fine di rimpinguare il suo ormai scarno consenso elettorale e conservare la sua calda poltrona; ancora una volta, purtroppo, temiamo che i soliti interessi personali e di bottega vengano anteposti all’interesse dei cittadini e soprattutto, dei nostri giovani che, a causa dell’ottusità di chi li amministra, rischiano di veder sfumare un’altra importante opportunità.
Considerata la centralità della questione inerente la riduzione del debito, non possiamo che garantire a tutti i cittadini la profusione del massimo impegno e l’adozione di ogni utile iniziativa, volta ad indurre i nostri amministratori a pensare (almeno per questa volta) al futuro della collettività, sperando che all’interno della maggioranza vi siano persone di buon senso in grado di recepire l’importanza della nostra accorata richiesta ed impedire al sindaco di commettere un altro grave errore’, concludono Assogna e Di Pietrantonio.