Nereto. Mercoledì 15 marzo sarà firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Nereto e il Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) per l’apertura di uno sportello nella cittadina vibratiana.
Saranno il sindaco, Giuliano Di Flavio, e il Presidente del Corecom, Filippo Lucci, a firmare l’importante intesa che segna il punto di arrivo di un processo che ha visto il Comune e il Comitato lavorare insieme per garantire una presenza territoriale del servizio.
Il Corecom, istituito con Legge regionale, ha funzioni di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale; è organo dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) e come funzioni è tenuto a formulare proposte e indicazioni agli organi regionali in materia di comunicazioni; esprime pareri alle Commissioni consiliari competenti sui progetti di legge regionali che disciplinano il settore delle comunicazioni; vigila, nel periodo elettorale, sull’applicazione della normativa in materia di par condicio; svolge una continua attività di informazione alle emittenti locali.
Inoltre, rivolgendosi alle istanze dei cittadini, il Corecom definisce le controversie fra ente gestore del servizio comunicazioni elettroniche e utenti; vigila sul rispetto degli obblighi di programmazione e delle disposizioni in materia di esercizio di attività radiotelevisiva locale. Pertanto, dall’apertura dello sportello a Nereto, gli utenti potranno rivolgersi allo stesso per risolvere le loro problematiche nel caso di canoni e di contratti problematici.
“Continua l’azione di incremento dei servizi utili ai cittadini nella nostra cittadina”, sottolinea il sindaco Giuliano Di Flavio. “Anche il Corecom, grazie all’azione dell’assessore Pepe e alla sensibilità del Presidente Lucci, ha scelto Nereto per la sua posizione baricentrica, per la presenza di altri servizi regionali e per la disponibilità data dall’amministrazione a individuare una sede. Si consolida quindi il valore di Nereto quale polo dei servizi in Val Vibrata dopo la conferma dell’U.T.A. e della sede Inps negli uffici della ex Pretura.”