Alba Adriatica. Pierluigi Marziale passa la mano e lascia il timone dell’Udc ad Antonino Legato. In vista dei prossimi appuntamenti congressuali (provinciale e regionale) l’Udc di Alba Adriatica ha ridefinito la propria struttura operativa, con la nomina del nuovo coordinatore e del direttivo, del quale fanno parte: Pierluigi Marziale, Franco Straccialini, Serafino D’Eugenio, Riccardo Calvarese e Vincenzo D’Alessandro (politiche giovanili). Il nuovo Coordinatore dell’UDC albense, nel riassumere i temi trattati nel corso della riunione, ha voluto ribadire l’importanza del momento storico che sta attraversando il nostro paese ed il mondo intero. Per quanto concerne l’aspetto più politico, anche ad Alba Adriatica l’Udc ha nel mirino la creazione del Terzo Polo. “Anche ad Alba Adriatica”, si legge in una nota, “ si avvierà un percorso per coagulare in un unico progetto gli amici del FLI, dell’API e le formazioni civiche locali per creare un’area centrale che possa dare un contributo determinante a pensare un progetto di sviluppo per una città sempre più ambiziosa”.Alba Adriatica, Udc: Legato è il nuovo coordinatore
Alba Adriatica. Pierluigi Marziale passa la mano e lascia il timone dell’Udc ad Antonino Legato. In vista dei prossimi appuntamenti congressuali (provinciale e regionale) l’Udc di Alba Adriatica ha ridefinito la propria struttura operativa, con la nomina del nuovo coordinatore e del direttivo, del quale fanno parte: Pierluigi Marziale, Franco Straccialini, Serafino D’Eugenio, Riccardo Calvarese e Vincenzo D’Alessandro (politiche giovanili). Il nuovo Coordinatore dell’UDC albense, nel riassumere i temi trattati nel corso della riunione, ha voluto ribadire l’importanza del momento storico che sta attraversando il nostro paese ed il mondo intero. Per quanto concerne l’aspetto più politico, anche ad Alba Adriatica l’Udc ha nel mirino la creazione del Terzo Polo. “Anche ad Alba Adriatica”, si legge in una nota, “ si avvierà un percorso per coagulare in un unico progetto gli amici del FLI, dell’API e le formazioni civiche locali per creare un’area centrale che possa dare un contributo determinante a pensare un progetto di sviluppo per una città sempre più ambiziosa”.
