Autori dell’iniziativa, secondo un comunicato stampa giunto in redazione, la Giovane Italia di Teramo. La nota commenta in questo modo la protesta: “Purtroppo decenni di dissennate politiche finanziarie hanno fatto sì che il debito pubblico italiano lievitasse a dismisura rendendo il nostro paese schiavo dei signori dello spread. Non festeggiamo la nascita di un governo non votato dagli italiani e, a differenza della sinistra, non vogliamo che Monti abbia carta bianca. Realizzati i provvedimenti necessari a rispettare il patto con l’Europa pretendiamo le elezioni perché gli italiani scelgano da chi farsi governare”.
Queste le parole di Carolina Varchi, dirigente nazionale di Giovane Italia.
Tuttavia, prontamente è giunta la smentita dell’assessore provinciale Davide Di Giacinto, che si dichiara estraneo alla forma di protesta sostenendo che nessun membro della sezione teramana della Giovane Italia ha mai affisso lo striscione in questione.
Il chiarimento della Giovane Italia di Roseto. “L’azione è stata compiuta dai militanti di Roseto, comunque militanti della provincia di Teramo. Per questo abbiamo usato il nome del capoluogo dopo aver concordato l’azione con i militanti di altre città della provincia. Quindi Di Giacinto ha ragione quando dice che nessun membro della sezione teramana della Giovane Italia ha mai affisso lo striscione in questione visto che materialmente è stato affisso da noi. Ci scusiamo per il disagio”.
La smentita di Piermario Fagioli, coordinatore provinciale Giovane Italia. “Come coordinatore provinciale, prendo assolutamente le distanze da questa iniziativa. La Giovane Italia Teramo è un movimento che abbraccia tutti e 47 i Comuni della Provincia di Teramo e Roseto non è certo esclusa. Va da sè che ogni comunicato deve essere sempre concordato con la direzione provinciale. Ribadisco la nostra estraneità a questa iniziativa e diffido i promotori, chiunque essi siano, dal prendere iniziative in nome e per conto della Giovane Italia Teramo”.