Pietracamela. I progetti e le azioni da intraprendere per lo sviluppo turistico dei comuni montani del Gran Sasso. Di questo si è parlato lo scorso 5 novembre a Pietracamela nel convegno di presentazione del progetto del Periplo, una via di collegamento che interessa ben 33 comuni e 3 province abruzzesi, Teramo, L’Aquila, Pescara.
All’incontro, organizzato dal sindaco di Castelli Enzo De Rosa e ospitato dal sindaco di Pietracamela Antonio Di Giustino, hanno partecipato il senatore Paolo Tancredi, l’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio, il presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Arturo Diaconale, l’assessore provinciale alla Viabilità Elicio Romandini, il curatore tecnico del progetto Domenico Di Baldassarre, il presidente della Confartigianato Luciano Di Marzio e i sindaci della Montagna.
“Esistono fondi riservati alla ricostruzione post-sismica che al loro interno comprenderebbero delle somme destinabili allo Sviluppo del Territorio” ha detto De Rosa. “Nel caso in cui fossero chiesti da tutti i paesi ricompresi nel cosiddetto cratere, potrebbero essere utilizzati per la realizzazione del Periplo” Tale soluzione prevede che ad ogni Comune venga assegnata una quota parte dei fondi destinati allo sviluppo zonale, i quali fondi concorrerebbero poi a finanziare il completamento del Periplo del Gran Sasso, che collegherebbe in maniera rapida e agevole tutti i richiami turistici presenti sul territorio dei 33 Comuni coinvolti, autentiche culle di un inestimabile patrimonio paesaggistico, culturale, artistico e religioso”.
La realizzazione del Periplo consta innanzitutto di due prime azioni: il completamento della pedemontana Rigopiano – Castelli e la realizzazione del collegamento Isola – Pietracamela.
Proprio riguardo a tali interventi, Di Baldassarre ha presentato un progetto preliminare, relativo ad un collegamento stradale, che non avrebbe nessun impatto ambientale dannoso, avrebbe minori costi e sarebbe più utile alla comunità e ai turisti che potrebbero arrivare comodamente dalle nevi delle stazioni sciistiche di Prati di Tivo alle bellezze artistiche, naturali e religiose degli altri paesi coinvolti nel percorso: 23 milioni di euro il costo complessivo.
“È la prima volta che si arriva ad analizzare un concreto e fattibile progetto in un convegno sulla Montagna” ha commentato Di Dalmazio “e se questo è un progetto condiviso dal territorio, così proprio come sembra esserlo, la Regione Abruzzo lo appoggerà in pieno, cercando le risorse da investire per la realizzazione del collegamento”.