Frane, smottamenti e alberi pericolanti sono alla base del provvedimento, che però alimenta più di un risentimento da parte del sindaco Angelo Panichi. Dopo tre anni di mail e richieste, ricorda il sindaco, la speranza è che un intervento venisse assicurato.
“La cosa strana è che l’ordinanza viene emessa dopo almeno 3 anni di lettere, spiega Panichi, senza una relazione tecnica e sulla scorta delle mie segnalazioni preventive, senza che il sottoscritto venisse avvisato come il buon senso vuole, senza la previsione di lavori per la riapertura, ma con la consapevolezza che già ieri nei corridoi della Provincia si parlava del rischio chiusura e con la stessa amministrazione provinciale che rispondeva ad una nostra mail dando appuntamento per un incontro a martedì prossimo. Roba da pazzi vero? Considerata l’importanza della strada stessa che collega due ragioni, i disagi dei lavoratori, delle concittadine e concittadini tutti, i danni che le attività produttive potrebbero subire, ritengo opportuno convocare una giunta, nella quale dichiareremo il grave stato di “isolamento” ed altresì valuteremo l’opportunità di rivolgerci all’autorità competenti per accertare responsabilità politico-amministrative che possano aver compromesso le priorità di questo territorio”.