Pineto. “Le scuole di Pineto non sono abbandonate al loro destino, ma, pur tra mille sacrifici, vanno avanti in modo più che dignitoso”. Con queste parole l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pineto, Vincenzo Fiorà, risponde alle accuse del consigliere di opposizione Luca Di Pietrantonio, che in una nota ha lamentato la totale assenza di fondi da parte dei diversi plessi scolastici pinetesi.
Stando a quanto riferito dal vicepresidente del Consiglio comunale, nelle scuole di Pineto mancherebbero infatti beni fondamentali come risme di carta e toner per stampanti, che i genitori sarebbero addirittura costretti ad acquistare pagando di tasca propria 60 euro per ciascun alunno. Non solo. Secondo Di Pietrantonio la mancanza di fondi si sarebbe tradotta anche nel taglio delle ore di assistenza riservate ai diversamente abili.
“Niente di più infondato” tuona Fiorà, che contesta soprattutto quest’ultimo punto. “E’ davvero grave – sottolinea in proposito – che un vicepresidente utilizzi un argomento così delicato come quello dei disabili per sollevare una polemica squisitamente politica”.
Come più volte ribadito dallo stesso dirigente scolastico Gaetano Avolio, il Comune di Pineto ha infatti sempre assicurato il numero di assistenti specialistici necessario alla copertura delle ore previste per ogni alunno diversamente abile.
“Prima di emanare sentenze – continua Fiorà – invito Di Pietrantonio a informarsi sulla realtà delle cose. Il consigliere comunale dovrebbe ad esempio sapere che quest’anno, a causa dell’eliminazione delle scuole sottodimensionate per numero di alunni, a Pineto è nato un Istituto Comprensivo che unisce la Scuola media agli edifici di scuola Primaria e dell’Infanzia di Scerne e Torre San Rocco”.
Questa unione ha fatto sì che “tecnicamente” le scuole coinvolte abbiano dovuto rielaborare il bilancio e azzerare tutti i contratti e le convenzioni in essere, tra cui anche quello per l’utilizzo delle fotocopiatrici. “Tra pochi giorni si risolverà anche questo “gravissimo problema” – continua l’assessore –, del quale si è accorto solo Di Pietrantonio, in quanto la Scuola Primaria e dell’Infanzia di Scerne poteva recarsi presso la scuola media a fare le fotocopie di cui aveva bisogno”.
In merito, invece, ai progetti, l’assessore risponde che gli alunni di Pineto godono da ben nove anni di un Piano dell’Offerta Formativa ricco di progettazioni che si svolgono in orario curricolare ed extracurricolare. “Questa progettazione – spiega meglio – ha costi abbastanza rilevanti che sono coperti con fondi della scuola (quest’anno purtroppo pari a zero e non per colpa dell’amministrazione comunale), dei genitori e di tanti sponsor, tra cui talvolta lo stesso Comune. Quelli cui fa riferimento Di Pietrantonio sono progetti di durata annuale tenuti da esperti della Federazione Italiana Tennis (costo pro capite 24 euro) e da un esperto musicale (costo pro capite 15 euro). Dunque non 60, ma solo 39 euro, un contributo che da sempre i genitori versano volontariamente e che serve per il solo pagamento degli esperti. Senza contare il fatto che i meno abbienti accedono gratuitamente alle attività”.
A infastidire l’assessore è soprattutto la convinzione che Luca Di Pietrantonio abbia utilizzato argomentazioni non approfondite per attaccare politicamente l’amministrazione pinetese. “Sarebbe bastato chiedere un incontro chiarificatore con me e Avolio – conclude Fiorà – per conoscere come stanno realmente le cose. In due anni l’opposizione non ha mai proposto progetti o soluzioni. Attendiamo pertanto alternative valide per poter lavorare insieme e fare qualcosa di concreto per la città di Pineto”.