Atri. Ancora un rinvio e ancora ad ottobre. Il 14, infatti, il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso respinto dal Tar Abruzzo relativamente alla chiusura dell’Utic ed alla riduzione h12 del reparto di Urologia e del Servizio Diagnosi e Cura di Psichiatria (Spdc). Il 12, invece, il Tar Abruzzo si pronuncerà sulla richiesta di sospensione dei ricoveri nello stesso Spdc, inoltrata dal direttore del Dipartimento Salute Mentale, Francesco Saverio Moschetta, lo scorso 15 settembre.
Un provvedimento legato alla mancanza di medici disponibili e che aveva provocato la reazione immediata dell’opposizione atriana e del sindaco di Pineto, Luciano Monticelli.
Tramite l’avvocato Simone Dal Pozzo, infatti, avevano inviato una diffida alla direzione generale della Asl, alla quale veniva chiesto di tener conto della precedente sospensiva concessa dal Consiglio di Stato. Non solo. La richiesta era stata inoltrata anche al Tar abruzzese, che nella tarda serata di ieri si è pronunciato, rinviando il tutto al 12 ottobre. Il Tribunale ha, infatti, giudicato insoddisfacenti le notizie richieste dallo stesso Tribunale e fornite dall’Asl in ordine alla dedotta carenza di personale.
Annullato, dunque, per il momento lo stop ai ricoveri, in attesa dell’udienza. Soddisfatto il primo cittadino pinetese, che accoglie con “grande sorpresa” il parziale verdetto.
“L’ennesimo atto di resistenza attiva alla furia persecutoria contro l’ospedale San Liberatoreha dato i suoi frutti” commentano i gruppi di opposizione di Pd, Udc, La Rosa Bianca, Idv e La Destra. “Manterremo altissima la sorveglianza e molto presto chiameremo a raccolta tutti gli uomini e le donne di buona volontà per una grande manifestazione di protesta”.