Nella giornata di ieri, si è tenuto presso la sede dell’AUSER di Teramo, un incontro dedicato al tema della politica. L’iniziativa, promossa dalla responsabile Clelia Vallarola, rientra nell’ambito degli incontri culturali organizzati dall’AUSER.
L’incontro odierno, dal titolo “Uno sguardo alla politica nazionale e a quella locale” ha avuto come ospite il giovane teramano Mirko De Berardinis, studioso di politica. Dopo il saluto di apertura della Presidente dell’AUSER di Teramo Giovanna Zippilli che ha ringraziato i numerosi partecipanti, è intervenuto Mirko De Berardinis che ha iniziato il suo discorso partendo dall’analisi della situazione internazionale. Un contesto in continua evoluzione e con scenari imprevedibili, quello descritto da De Berardinis, trattando il tema della grave minaccia del terrorismo internazionale, ma anche eventi come la Brexit, la vittoria di Trump negli USA, lo scontro “finale” tra Obama e Putin e il quadro politico europeo sempre più instabile.
Passando poi alla situazione politica italiana, dopo una breve disamina sul Referendum Costituzionale e l’insediamento del nuovo Governo Gentiloni, De Berardinis ha illustrato alcuni temi chiave del dibattito politico attuale. In particolare è stata posta l’attenzione su fenomeni come l’immigrazione e l’emergenza sicurezza che destano particolare allarme sociale e vanno dunque regolati, ma anche su alcune tematiche come la riforma del Jobs Act e il sistema dei Voucher che colpiscono milioni di lavoratori. Spazio poi all’analisi della situazione politica cittadina e provinciale, che ha visto come argomento principale il grave terremoto che ha ferito pesantemente molti Comuni del nostro territorio. Una situazione davvero critica per tantissime famiglie colpite da ordinanze di sgombero e costrette a lasciare le proprie abitazioni. In merito, sono state lanciate diverse proposte sulla ricostruzione post-sisma e sul futuro di Teramo.
Riguardo poi all’agenda politica cittadina, De Berardinis ha esaminato diversi punti tra cui il progetto della funivia, il recupero del teatro romano ma anche la costruzione dei poli scolastici per i quali continuano ad essere consumate e cementificate nuove aree verdi, spesso anche vicine ai fiumi, senza riutilizzare i tanti edifici dismessi o le aree abbandonate già esistenti. Infine, il tema dell’ospedale che alcuni in Regione vorrebbero togliere da Teramo e spostare a Mosciano o Bellante. Su questo punto, tutti i presenti sono stati concordi nel ribadire che Teramo Città Capoluogo deve mantenere e potenziare il suo Ospedale Mazzini.