Atri. “Il verbale della conferenza dei capigruppo lo abbiamo letto, eccome. Anzi, per decenza e soprattutto rispetto verso il presidio ospedaliero di Atri, non riportiamo i dettagli delle dichiarazioni della maggioranza ,assolutamente strumentali e provocatorie in esso contenute”.
I capigruppo al Consiglio comunale di Atri, Gabriella Liberatore (PD), Paolo Lupinetti (UDC) e Carmine Zippilli (La Rosa bianca), rispondono alle dichiarazioni del sindaco di Atri sulla querelle relativa alla chiusura dell’Utic di Atri.
Con una nota i politici respingono le accuse che, nella loro ottica, l’amministrazione comunale continuerebbe a muovere conro l’opposizione, spiegando che la richiesta di convocazione del Consiglio comunale aveva una ragione ben precisa, soprattutto rispetto ai tempi, ossia quella di evitare la chiusura dell’UTIC , così come stabilito dal Direttore del Dipartimento Cardio-Toracico-Vascolare della Asl di Teramo. “Si chiedeva , come ribadito in conferenza dei capigruppo” spiegano “che il Consiglio venisse convocato urgentemente, entro tre giorni per l’esattezza, proprio per mettere in campo ogni iniziativa possibile volta a scongiurarne lo smantellamento. Il sindaco e i capigruppo della maggioranza non solo non hanno ritenuto opportuno convocare urgentemente il Consiglio, hanno altresì ribadito la inefficacia e inutilità dell’UTIC di Atri, in quanto senza emodinamica e cardiochirurgia, sempre secondo il sindaco e la maggioranza, non è in grado di risolvere i problemi cardiaci acuti. Chiediamo, allora, al sindaco come sia possibile che la Commissione, appositamente costituita, della quale lo stesso è parte, abbia previsto, nella proposta sottoposta al Direttore Generale della Asl di Teramo e deliberata all’unanimità dal Consiglio Comunale, la struttura complessa di cardiologia e UTIC? Come è possibile che, come previsto da atto aziendale, il presidio di Giulianova mantenga l’UTIC alle medesime condizioni, ossia senza emodinamica e senza cardiochirurgia? Come è possibile che, a partire dal 1 agosto, i pazienti che presentano sindrome coronarica acuta siano trasferiti presso i presidi di Teramo e/o Giulianova? Vorrà significare quanto riportato che l’UTIC di Giulianova potrà operare, esattamente come accade oggi per l’UTIC di Atri, per la prima assistenza ai pazienti affetti da patologia cardiologica acuta! Siamo noi basiti dalle parole e, soprattutto, dai comportamenti del Sindaco e della sua maggioranza le cui contraddizioni cominciano a destare numerosi dubbi e perplessità”.