L’annuncio, infatti, era stato dato dal primo cittadino nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 27 giugno, nel quale erano state comunicate, appunto, le dimissioni di Iommarini dalla carica amministrativa di assessore e consigliere. “Non è andato via perché in contrapposizione con questa Amministrazione” aveva detto Astolfi “ma quasi sicuramente andrà a ricoprire un ruolo altrettanto importante per la città di Atri”.
A scatenare la bufera su questa frase pronunciata dinanzi all’assise erano stati alcuni consiglieri di opposizione ed i rappresentanti del partito La Destra, i quali avevano contestato l’iter del bando di concorso, pubblicato sul sito web del Comune solo a pochi giorni dalla scadenza. “Se la scelta dovesse ricadere davvero su Iommarini” avevano commentato “la situazione sarebbe disgustosa, soprattutto nei confronti di tutte le altre persone che hanno presentato domanda per un concorso che a questo punto risulterebbe solo di facciata, una presa in giro per la quale, se messa in atto, si chiederanno le dimissioni del sindaco, valutando anche l’aspetto legale”.
Considerazioni condivise anche dal segretario comunale del Pd Herbert Tuttolani, il quale, nel ribadire la stima nei confronti di Iommarini, in riferimento al bando, aggiunge che, come si legge nell’avviso pubblico visualizzabile sul sito del Comune, “i designati hanno l’obbligo di presentare al sindaco una relazione annuale”. E quest’ultimo “può procedere con proprio atto di revoca, per motivate gravi ragioni”.
“E’ assurdo” commenta Tuttolani. “L’incarico presso il consiglio d’indirizzo Tercas è senza vincolo di mandato e i nominati sono inamovibili proprio perché si vuole garantire loro l’autonomia rispetto a coloro che li hanno designati, ossia i sindaci. Il consigliere non ha nulla a che vedere con l’amministrazione. Certo, potrebbe riferire al Consiglio ogni anno, ma non è assolutamente tenuto a farlo. Così come Astolfi non può arrogarsi il diritto di revocarlo a suo piacimento, seppur per motivate gravi ragioni. Ma questo, a differenza di chi ha pubblicato il bando, sono certo che Iommarini lo sa e, complimentandomi e augurandogli un buon lavoro, so che svolgerà il suo compito totalmente libero, sempre nell’interesse della collettività che è chiamato a rappresentare”.
Resta il fatto che, a distanza di una settimana dall’annuncio, il “mistero” sul futuro dell’ex assessore Iommarini è stato finalmente svelato. E, a quanto pare, non è stata affatto una sorpresa, visto che in città tutti si aspettavano un “risvolto” di questo genere.
Nella delibera comunale, dunque, si legge che la scelta è ricaduta su Iommarini per la “qualificata professionalità nel settore sanità o in materie funzionali alle attività della Fondazione” nel campo della medicina e salute pubblica. “Oltre alle capacità professionali, si riconoscono le qualità morali con la conseguente garanzia che potrà e saprà assolvere con competenza, capacità, diligenza ed onestà alle funzioni di rappresentante di questo Ente presso il Consiglio di Indirizzo della Fondazione”.
Decisione, questa, che potrebbe scatenare una nuova bufera nella cittadina ducale. La questione potrebbe non chiudersi qui, considerate le premesse che hanno anticipato l’ufficialità della nomina. L’estate ad Atri si preannuncia davvero calda.