A pronunciarsi sulle elezioni rosetane potranno dunque essere i giudici amministrativi abruzzesi. L’avviso ai liberalsocialisti da parte di Brizzi arrivò già in piena campagna elettorale, ma non ebbe seguito. Ora la questione potrebbe complicarsi. I rosetani, in sostanza, avrebbero usato il simbolo socialista senza la previa autorizzazione da parte del partito regionale.
“Siamo tranquilli, il nostro simbolo è registrato”. Questo il commento a caldo del presidente rosetano dei liberalsocialisti Ezio Di Cristoforo. “Abbiamo registrato il nostro simbolo insieme allo statuto presso l’Agenzia delle Entrate – continua Di Cristoforo – Certo, se è il garofano ad essere il problema mi pare una cosa un pò forzata”.