Ospedale Sant’Omero, chiusura reparti. Sindaci chiedono alla Asl di potenziare le prestazioni

ospedale_sant_omero_mediumSant’Omero. Potenziare gli ambulatori per quei reparti che non saranno funzionati nei prossimi tre mesi (compresa la sala gessi, che assicura giornalmente tra le 70 e le 80 prestazioni), rafforzare la dotazione organica di radiologia, laboratorio analisi e pronto soccorso. E’ questa la posizione, comune, che i sindaci della Città Territorio hanno rappresentato nel corso di un incontro avuto con il manager della Asl di Teramo, Giustino Varrassi e con il coordinatore sanitario, Camillo Antelli.

Vertice necessario, alla luce del piano di ristrutturazione avviato dalla Asl (realizzazione di un nuovo blocco operatorio), che presuppone la chiusura temporanea di tre reparti. “ I sindaci sono molto diffidenti” scrive in una nota Alberto Pompizi, presidente dell’Unione dei Comuni, “ e continuiamo a credere che questa è solo una fase transitoria. Alle autorità sanitarie abbiamo chiesto di potenziare alcuni ambulatori e dei servizi, anche per non arrecare ulteriore danno ai turisti e agli anziani, per i quali sarà quasi impossibile, con tali temperature, nei vicini ospedali”. Le diffidenze dei sindaci, più che sulle operazioni in corso, ritenute strategiche per rilanciare il presidio ospedaliero, sono il retaggio di passate vicissitudini. “ Nel passato” prosegue Pompizi, “ oltre 79milioni di euro sono stati regalati, con grande leggerezza, a strutture private, che non hanno né strumenti e né personale di eccellenza. Di tutto questo si occuperà, a breve, la Corte dei Conti, affinché vengano accertate eventuali responsabilità. Di tale spinosa faccenda, il sottoscritto se ne farà carico in primis, assieme alla nuova dirigenza che vuole recuperare in fretta tali risorse che sono scivolate via verso altre strutture”.

 

 

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